E’ Mauro Di Curzio per Baraondanews.it a costruire un bellissimo e interessantissimo servizio sulla Villa romana di San Nicola. La città di Ladispoli compie un ulteriore scoperta del suo passato, grazie alla ricostruzione 3D compiuta da Marco Mellace, considerato nel settore una delle personalità più apprezzate non solo sul territorio, ma nell’ultimo periodo anche e soprattutto a livello nazionale e internazionale. Nato e cresciuto a Ladispoli, ritenuto da tutti un vero ladispolano doc per le sue origini familiari, nipote di Luigi Onofri stimato e per molto tempo comandate della locale stazione dei Carabinieri, il bravo Mellace, 43 anni, da 6 docente di sostegno all’Iss Luca Paciolo di Bracciano, ma da tre meglio conosciuto come “Flipped Prof”, dando prova di capacità creative di livello informatico sempre migliori ha voluto questa volta riportare in vita la villa romana di Marina di San Nicola, attribuita secondo alcuni storici al militare e politico Gneo Pompeo Magno. Oggi un luogo circondato dalla natura ed attraversato dalla quotidianità, ma con un fascino secondo a nessuno per ciò che è in grado scaturire e i cui resti, resi ancor più importanti dall’ambiente illuminato nel giusto effetto dal sole con i suoi raggi, danno testimonianza di un passato glorioso, degno del nome di chi ci ha vissuto e di un territorio, moderno nella sua urbanizzazione con la realtà di Ladispoli, ma dal cuore antico come quello della sua antenata Alsium. L’idea nasce dagli autori del libro “Ladispoli – Un lungo viaggio nel tempo”, impegnati ora nella stesura del volume 3 sottotitolato “Duemiladuecento67anni di immagini”, che hanno deciso di arricchire l’Opera di prossima pubblicazione con un’iniziativa originale resa possibile grazie all’ottimo lavoro svolto da Marco Mellace, coadiuvato per l’occasione da Andrea Pavel e Andreas Arcadios. La redazione di Baraondanews lo ha incontrato per scambiare con lui alcune parole in merito all’ultima creazione 3D da lui data alla luce.
Caro Marco, nel ringraziarla per la disponibilità concessa, ci può presentare l’ultima opera da lei creata a livello tridimensionale?
“Certamente. Si tratta questa volta di un dono che ho voluto fare alla città di Ladispoli, la città dei miei natali e luogo della mia crescita. L’iniziativa è nato da una richiesta formulatami dagli autori del libro di prossima pubblicazione dal titolo “Ladispoli – Un lungo viaggio – Volume 3 – Duemiladuecento67anni di immagini”. L’opera da me creata in 3D questa volta di tratta della grande villa romana ubicata sulla costa di Marina di San Nicola, attribuita secondo alcuni storici al grande Gneo Pompeo Magno”.
Può spiegarci più in dettaglio come è nata questa bellissima iniziativa?
“Vedendola oggi sembra incredibile. Tutto è nato da un contatto da me avuto con Nardino D’Alessio in rappresentanza degli autori del nuovo libro in fase di stesura Luana Bedin, Luigi Cicillini, Marco Di Marzio, Crescenzo Paliotta e Claudio Nardocci. Conoscendomi per il mio continuo impegno nella ricostruzione della storia attraverso lavori tridimensionali, D’Alessio mi ha voluto interpellare per affidarmi un compito avvincente, mai provato prima, da essere riportato nella loro futura Opera letteraria, anche per renderla ancor di più originale e diversa dalle precedenti pubblicazioni sulla storia di Ladispoli”.
Dunque, il suo ultimo lavoro consiste proprio nell’aver ricostruito in 3D la Villa romana di San Nicola attribuita da alcuni storici a Gneo Pompeo Magno?
“Si e come detto precedentemente trattasi di un lavoro mai compiuto prima. Per onesta dovuta é bene precisare che quanto realizzato è da considerarsi prossimo alla certezza al 100%, in considerazione del fatto che come base di partenza per dare avvio alla ricostruzione tridimensionale non vi erano a disposizione molti documenti e riferimenti storici per questo luogo specifico, seppur quelli esistenti sono stati ritenuti utili e fondamentali ad aver guidato sapientemente in questa vera e propria impresa me, coadiuvato in questa occasione da Andrea Pavel e Andreas Arcadios. Trattasi di una struttura delle dimensioni di 200×130 per estensione reale e nel giardino interno tra le altre cose si potrà ammirare l’Erma Bifronte, realmente ritrovato, custodito al Museo di Villa Giulia a Roma. Le lastre fittili che decorano le costruzioni, le collocazioni sono invece chiaramente ipotetiche ma con una buona dose di vero secondo i nostri studi”.
Quali emozioni si provano ora a veder realizzato il progetto?
“Emozioni indescrivibili che sono sicuro vivranno anche tutti coloro che avranno modo di poter prendere visione della ricostruzione, cosi come avvenuto per quelle precedenti da me realizzate in questi ultimi due anni. La forza del lavoro 3D sta nel correlare il desiderio all’opera finita. La ricostruzione della Villa attribuita a Pompeo è da considerare un documento prezioso utile ad ampliare le conoscenze dell’antico insediamento di Alsium, l’antenata di Ladispoli, dove prima gli etruschi e poi i romani vi ci hanno creato strutture di notevole livello come appunto la grande villa di San Nicola. Dal criptoportico agli interni si rimane meravigliati di ogni aspetto dell’edificio. Siamo ancora increduli per quanto fatto”.
Dove avremo modo di poter ammirare la ricostruzione 3D della Villa di Pompeo?
“Questa nuova ricostruzione 3D, comprendente di alcuni approfondimenti e di un video impostato secondo un racconto e una vera e propria passeggiata nella storia, oltre che gentilmente quest’ultimo offerta alla vostra redazione(disponibile al link(2) Facebook), saranno visibili come tutti i precedenti lavori sul mio profilo personale, la mia pagina Facebook e canale YouTube “Filippedprof” (raggiungibile al sito(1292) Viaggio nel tempo alla scoperta della villa romana di Pompeo Magno a Ladispoli – YouTube). Saranno inoltre create delle immagini ad hoc che saranno riportate come detto all’inizio dell’intervista all’interno del libro di prossima pubblicazione dal titolo “Ladispoli – Un lungo viaggio nel tempo – Volume 3 – Duemiladuecento67anni di immagini, così come richiesto da Nardino D’Alessio in rappresentanza di tutti gli autori del volume”.
Lei ormai grazie al 3D si è costruito una reputazione incredibilmente arrivata a livello internazionale, partendo da queste considerazioni le chiediamo come sia nato e si sia sviluppato questo suo impegno?
“Da 6 anni sono docente di sostegnoall’Iss Luca Paciolo di Bracciano e tutto è nato per fornire un supporto diverso e innovativo per i ragazzi, per gli studenti, con manifesta difficoltà nell’apprendimento. Ho preso il nome “Flippedprof” dalla metodologia FlippedClassroom, classe capovolta, e mio maestro è stato il collega Claudio Marchesano, papà del canale YouTube Matematica Capovolta. Io, però, non mi occupo di ricostruzioni 3D solo per la mia materia, economia aziendale, ma principalmente per letteratura, storia, storia dell’arte e con la ricostruzionedella villa attribuita a Pompeo posso vantare oltre 100 ricostruzioni 3D e mille video, unici al mondo per la loro completezza.Lo sfogo di un alunno durante una lezione di Storia in dialetto romanesco (“A’ professo’, ma sta rovina com’era fatta?”) mi ha dato la sveglia: nacque così la mia didattica di supporto su piattaforma multimediale multidisciplinare. Poi l’arrivo della pandemia con la diffusione del virus Covid-19 e la conseguente didattica a distanza, che sembrò l’inizio di tante difficoltà ma che invece mi fornì un’opportunità unica e cioè quella di far conoscere i miei lavori ad un pubblico sempre più vasto. I riconoscimenti non tardarono ad arrivare, tutti accolti con una gioia che ancora oggi faccio fatica a descrivere, ed il mio nome visto varcare i confini regionali, nazionali ed infine internazionali”.
Nel definire tutto molto bello, per chiudere le chiediamo di dirci quale tra le ricostruzioni 3D realizzate è quella preferite e quali sono quelle di prossima uscita?
“Sicuramente la Cerveteri etrusca, mai realizzata da nessuno. Ma anche Paestum, Babilonia, il palazzo di Cnosso… L’elenco è infinito. Per il futuro sto lavorando su Ercolano, all’Ur dei Sumeri, sulla Sicilia greca e la Magna Grecia. Vorrei completare la ricostruzione delle sette meraviglie del mondo, poiché mi mancano ancora il Mausoleo di Alicarnasso, il Colosso di Rodi e il Tempio di Zeus. Ma non sono escluse ancora sorprese per la mia Ladispoli, vorrei infatti migliorare la ricostruzione già compiuta di Torre Flavia e provare a far rivivere su schermo la “Grottaccia”. Mi è stata inoltre richiesta una collaborazione per una casa multimedia che è il mio mito perché si occupa di divulgazione in Tv ad altissimi livelli. Partirà anche un altro progetto che con una mostra girerà il mondo, in collaborazione con l’Unesco e il ministero degli Affari Esteri, perché sono stato considerato tra i testimonial dell’Italia all’estero. Per tutto, dita incrociate”.