L’indagine, scaturita nell’ambito di controlli sullo sfruttamento della prostituzione nella periferia sud-est della Capitale, ha portato gli investigatori a scoprire una vera e propria banda dedita ai furti nelle abitazioni e gioiellerie. Nell’arco di circa un mese i malviventi hanno messo a segno ben 16 furti perpetrati ai danni di abitazioni ed esercizi commerciali del centro Italia. Tra le zone colpite Pomezia, L’Aquila, Perugia, Ascoli Piceno. Organizzati militarmente con passamontagna, arnesi da scasso e motoseghe a scoppio si spostavano sul territorio nazionale con autovetture rubate, facendosi scortare da sentinelle che controllavano ed informavano della presenza di posti di blocco da parte delle forze dell’ordine. Giunti sul posto ed individuato l’obiettivo da colpire si travisano e si mettevano all’opera. L’obiettivo prediletto erano gli esercizi commerciali all’interno dei Centri Commerciali, in particolare le gioiellerie. Due colpi in un mese hanno portato circa 200 mila euro tra gioielli in oro ed orologi di marca. Dopo aver disattivato gli impianti di allarme si introducevano nei centri commerciali e con una sega circolare a scoppio segavano le saracinesche poi forzavano gli ingressi. Gli arnesi da scasso e le autovetture risultavano provento di furti in abitazione commessi anche mediante la vecchia tecnica del foro nel muro; rilevante anche un furto di capi di abbigliamento griffati per un valore di circa 50.000 euro. Le indagini condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati hanno permesso di arrestarli tutti. Ora si trovano tutti presso la Casa Circondariale di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. A seguito di perquisizione sono stati rinvenuti numerosi attrezzi da scasso e alcuni orologi oggetto di furto nelle gioiellerie.