“Era il 2011 quando uscì fuori la notizia della richiesta di un mio rinvio a giudizio. A maggio del 2012 rispuntò fuori ad arte durante la campagna elettorale e si mise in moto la macchina del fango. Non mi sono mai nascosto dietro ciò. Tutti mi davano per spacciato, ma così non è stato: i cittadini hanno creduto in un progetto politico e amministrativo che mi vede alla guida di Ardea da ormai due anni. Quella di oggi non è affatto una novità, tanto che lo stesso mio avvocato mi aveva tracciato un percorso simile disegnando come un ’passaggio obbligato’ un giudizio per dimostrare la mia innocenza. Io, al giudizio, non mi sono mai voluto sottrarre perché ho piena fiducia nelle istituzioni e nella magistratura. I cittadini lo sanno perché hanno sentito di questa vicenda dalla mia voce in diversi consigli comunali. E’ chiaro che questa non è cosa che mi rende felice ma mi dà ancor più forza per affrontare con maggiore incisività quella sfide che dal mio insediamento ho voluto far prendere al Comune. Ovvio che questa è una sfida personale per un uomo politico che ha voglia di continuare a dare il contributo alle istituzioni. I cittadini sanno quanto impegno sto mettendo per la comunità, perché non mi sono mai arroccato come qualche mio predecessore ma hanno trovato sempre la porta aperta del mio ufficio. Come già successo, la calma e il tempo mi daranno ragione”.