A stabilirlo una delibera di giunta approvata appositamente. L’obiettivo è quello di ottenere un finanziamento della Regione Lazio: in totale l’investimento complessivo è di 1.441.416,96 euro di cui 180.000 sarebbero di investimento comunale. Il progetto prevede impianti di illuminazione e videosorveglianza, un’area di benvenuto e altri servizi di accoglienza. “Si tratta di un progetto molto interessante che ha come obiettivo l’apertura del sito archeologico più grande di Ardea, con la messa in funzione del sito e la sua apertura completa, con tanto di varchi di accesso e aree per la guardiania, camminamenti con impianti fotovoltaici per la produzione di energia – ha spiegato il sindaco di Ardea Luca Di Fiori – Un ringraziamento particolare va al professor Francesco Di Mario, ai suoi collaboratori, agli uffici comunali, al dirigente Luca Scarpolini e ai tecnici che hanno lavorato su questo progetto”. Castrum Inui era una area portuale protetta, secondo la leggenda, da Inuo. Gli scavi, diretti dall’archeologo Francesco Di Mario, hanno riportato alla luce l’insediamento che era in attività tra il IV-III secolo a.C. fino al III secolo d.C.