martedì, Novembre 5, 2024

LAZIO, 117 AZIENDE CONTROLLATE CON 221 LAVORATORI IN NERO

Particolarmente incisivi i controlli sul tessile, in larga misura di proprietà cinese: dei 221 lavoratori in nero 201 sono risultati extracomunitari e 62 clandestini. Per la presenza di manodopera in nero in percentuale superiore al 20% del totale della forza lavoro sono state sospese 40 attività imprenditoriali, e contestate sanzioni amministrative per Euro 801.990. Numerose, inoltre, le violazioni al Testo Unico per la sicurezza sui luoghi di lavoro, con ammende per un totale di circa 100 mila Euro. L’intera attività ha consentito di deferite all’Autorità Giudiziaria 71 persone, di cui una tratta in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina al fine di trarne ingiusto profitto, un imprenditore cinese di 38 anni, titolare di una attività di produzione confezioni tessili in Poggio Caiano (PO), che impiegava in condizioni di sfruttamento 7 concittadini clandestini. I 70 deferiti a piede libero devono rispondere, a vario titolo, sia di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sia di gravi violazioni in materia di sicurezza: per questo in 13 casi si è provveduto al sequestro dell’intera unità produttiva, macchinari compresi, per evitare l’esposizione dei lavoratori a gravi pericoli.

Redazione
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