Erano quindi iniziati i servizi di appostamento e pedinamento dai quali era emerso che il giovane si spostava spesso a bordo di un maxiscooter, utilizzato probabilmente per le consegne dello stupefacente. Prima di incontrare i suoi presunti acquirenti il giovane era solito recarsi in una via della zona. Il sospetto degli investigatori era che la droga fosse riposta in un non meglio precisato locale della via. Proprio mentre era in corso uno dei servizi di pedinamento effettuati per cercare di scoprire il nascondiglio dello stupefacente, gli agenti si sono accorti di essere stati individuati. A questo punto non è restato altro da fare che fermare il giovane ed uscire allo scoperto. Visti i fondati sospetti, dopo averlo controllato sul posto gli genti si sono recati presso la sua abitazione dove, nella sua stanza, hanno rinvenuto vari mazzi di chiavi. Recatisi nella via precedentemente individuata, hanno iniziato a provare le chiavi a tutti i box presenti, fino a quando ne hanno individuato uno la cui serratura si è aperta con le chiavi rinvenute presso la sua abitazione. All’interno, era presente il maxiscooter più volte notato oltre a quasi 100 grammi di cocaina, un bilancino elettronico, sostanza da taglio e vario altro materiale necessario per il confezionamento delle singole dosi di stupefacente. Sotto la sella dello scooter, inoltre, è stata rinvenuto un involucro dalla forma simile ad una palla, del tutto simile alle cosiddette “palle di cocaina”, un metodo di confezionamento utilizzato spesso dagli spacciatori per trasportare lo stupefacente. Il sospetto degli investigatori è che la presenza del finto involucro di cocaina potesse servire al pusher per distrarre gli agenti nel caso fosse stato inseguito. Gettandolo a terra, infatti, avrebbe fatto perdere ai poliziotti istanti preziosi per raccoglierlo, utili al giovane per dileguarsi. Al termine delle indagini, pertanto, M.M., che annovera precedenti di Polizia specifici, è stato arrestato. Detenzione al fine di spaccio il reato da cui dovrà difendersi.