“La nostra necessità” ha specificato Improta, “è quella di un maggior controllo sui bus e una più alta vigilanza nelle stazioni della metro. All’azienda conviene che queste persone possano svolgere attività diverse dal mero lavoro amministrativo”. Questo, pertanto, il destino di 323 dipendenti che passeranno direttamente dall’ufficio agli autobus.