“La città – ha dichiarato Ussia – è matura abbastanza per questo genere di cose. Si tratta di un argomento ampio, che riguarda una vasta molteplicità di situazioni e che serve a legittimare giuridicamente il rapporto fra due persone che non si riconoscono nel rito del matrimonio. Ovviamente modalità e finalità dovranno essere indicate da un regolamento. Si tratta di una procedura già messa in atto a Cerveteri, Bracciano e perfino nei singoli municipi della Capitale. Ci siamo già confrontati più volte con l’assessora alla Cultura, Francesca Di Girolamo, in merito a questo tema e riteniamo sia giunto il momento di portare la proposta davanti al Consiglio comunale”.