“Dopo l’assemblea di tutto il personale capitolino di due giorni fa si aprono i primi spiragli per giungere a una soluzione legislativa che sani le storture della passata contrattazione integrativa, tanto a Roma come in altre amministrazioni locali. Ma l’USB ritiene che questa non sia la sola strada da percorrere. Abbiamo il sospetto che il decreto legge invocato dal Sindaco Marino finirà per rappresentare una soluzione tampone – ha poi continuato Betti – utile solo a pagare le competenze accessorie in prossimità delle elezioni europee del 25 Maggio. Occorrono invece interventi legislativi di ben altro calibro, quali l’azzeramento del cosiddetto decreto Brunetta e della ingestibile, inutile e inservibile, teoria meritocratica che lo sottende, ormai superata anche nei settori di lavoro privato, insieme alla stabilizzazione del personale, che rischia la precarizzazione a vita”. “Su questi temi il prossimo 14 Maggio USB ha già indetto mobilitazioni in tutte le Regioni, ma a Roma si aggiungerà anche la vicenda salariale specifica del personale capitolino e la ventilata riorganizzazione del settore scolastico ed educativo, tanto da portare alla conferma dello sciopero per l’intera giornata in assenza di significativi cambi di rotta da parte del duo Marino-Renzi”, conclude Roberto Betti.