Zenone, il fondatore dello Stoicismo, ricevette dal suo Maestro Cratete, un grande insegnamento: il maestro gli diede una pentola di lenticchie con cui attraversare la piazza. Zenone si rifiutò, obiettando che era un lavoro da schiavi, allora Cratete gli ruppe la pentola di terracotta tra le mani, imbrattandogli tutta la tunica ed invitandolo così sporco a tornare a casa. Il classismo, vecchio quanto l’ignoranza umana, è una forma di pensiero non-libero, obbligato a rendere conto. I filosofi stoici ricercavano naturalità ed autenticità, oltre ad astensione dal giudizio: attitudini di grande libertà. L’incontro è parte dei 3 incontri propedeutici al corso di Filosofia Attiva che Nuova Acropoli aprirà a giugno e che toccherà temi che spaziano da Socrate ad Epitteto, dall’India Millenaria al Buddha, dall’Egitto a Confucio. Mercoledì 14 il tema è stato “Il Buddha ed il dominio della mente”, il terzo ed ultimo appuntamento sarà mercoledì 28 su “Filosofia Attiva: una risposta alla crisi!”
