Nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di I e II grado della Regione Lazio, le lezioni avranno inizio il giorno 15 settembre (che slitta al primo giorno lavorativo successivo qualora il 15 settembre sia un sabato o un giorno festivo) e termineranno l’8 giugno (anticipato al primo giorno lavorativo precedente nel caso in cui l’8 giugno cada in giorno festivo o posticipato, se necessario, per garantire i 206 giorni di lezioni). Le scuole dell’infanzia hanno la facoltà di anticipare la data di apertura e di posticipare il termine delle attività didattiche, comunque entro il 30 giugno di ciascun anno scolastico, qualora ciò sia rispondente alle finalità del Pof (Piano dell’offerta formativa). Il calendario così deliberato prevede 206 giorni di lezione, i singoli istituti hanno la facoltà di procedere ad adattamenti, in relazione alle esigenze specifiche derivanti dal Piano dell’offerta formativa, nel rispetto dell’obbligo di non scendere sotto i 200 giorni di lezione. La sospensione delle lezioni è stabilita, oltre che nei giorni delle festività nazionali (1° novembre, 8 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 1° gennaio, 6 gennaio, Lunedì dell’Angelo, 25 Aprile, 1° maggio, 2 giugno, Festa del Santo Patrono), il 2 novembre (commemorazione dei defunti), dal 23 dicembre al 6 gennaio (vacanze natalizie) per i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì successivo al Lunedì dell’Angelo. “L’importante novità che introduciamo è quella di un calendario scolastico che sarà vigente dal prossimo anno scolastico in poi, permettendo a istituti, personale docente e famiglie, oltre che ai ragazzi, di programmare le attività con largo anticipo e con scadenze pluriennali. Puntiamo così anche ad agevolare l’organizzazione dei servizi connessi, come ad esempio mensa e trasporto. Molta flessibilità è stata prevista per quanto riguarda la scuola dell’infanzia con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze dei genitori e conciliare tempi di lavoro e di vita. La Regione Lazio con questa novità è una delle prime regioni in Italia a dotarsi di un calendario definitivo che quindi non avrà bisogno di essere aggiornato anno per anno e che produrrà un deciso miglioramento nell’organizzazione e nella programmazione delle attività scolastiche” dichiara il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio.