Giorno 7 giugno si assisterà alla proiezione di brevi documentari, prodotti dalla TechVision e promossi dal Mibact, che grazie alle tecniche dell’animazione digitale, racconteranno di dipinti, architetture e personaggi e ci accompagneranno in un viaggio suggestivo nei miti del mondo antico. Giorno 8 giugno lo spettacolo “Il Simposio nell’Antichità”, per la regia di Agostino De Angelis, con attori che interpretano testi classici, accompagnati dalla danza e musica dal vivo, organizzato dall’Associazione Extramoenia è promosso congiuntamente dalla Soprintendenza di Siracusa, Regione Siciliana Assessorato e Dipartimento dei Beni e delle Attività Culturali, Comune di Siracusa, Strada del Vino della Val di Noto. Sin dai Greci, come ci racconta Omero, si beveva il vino, simbolo di prestigio sociale; in occasione di banchetti, riti funebri e durante le cerimonie religiose. La poesia antica di tutto il Mediterraneo, cantando le gesta di eroi e condottieri, ha spesso citato il vino, molti sono infatti, gli esempi latini ed arabi, a dimostrazione di come la coltura della vite era diffusa in tutto il Mediterraneo da tempo immemorabile e certi passi rimangono immagini perfette che ancora oggi ci appartengono. I Greci furono i primi a portare la coltivazione della vite nella nostra penisola, nelle colonie della Magna Grecia; da lì la coltivazione si estenderà all’Italia centrale. Fu invece un etrusco ad esportare la viticoltura per primo in Gallia. Con la produzione di anfore, il vino diviene un bene di largo consumo e di commercio. Per i Romani ma anche per la civiltà micenea in Grecia: il vino veniva considerato un bene di lusso, tanto che veniva reso in offerte alla divinità o tra i donativi di scambi diplomatici. Bere significava circondarsi di un’atmosfera magica: il vino era esso stesso divinità; chi brindava assieme creava una comunità. Il vino veniva sempre servito con acqua, talvolta si aggiungevano miele e resine, che lo rendevano più stabile e più adatto alla conservazione e al trasporto. Nei simposi e nei banchetti il vino era accompagnato da frutta, noci, mandorle, dolci e formaggi. Lo spettacolo è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.