Era il penultimo appuntamento del ciclo «Tra antichità ed età moderna. Studi e ricerche»organizzato dalla Direzione Scientifica del Museo, dall’Associazione Culturale «Arcadia» e dall’Amministrazione Comunale di Cori, che si concluderà sabato 12 luglio col convegno «Tra Velitrae e Cora: luoghi minori della biografia di Augusto» curato dal prof. Domenico Palombi, in occasione dei festeggiamenti per il Bimillenario Augusteo.
Dalla prima metà del ‘500 almeno fino alla metà del XVI secolo, la comunità ebraica corese visse certamente un periodo florido: gli ebrei svolgevano attività creditizia, esercitavano la professione medica, operavano nel settore del commercio di tessuti, derrate alimentari e bestiame, nell’agricoltura e nell’artigianato. Nel 1536 la sinagoga del paese venne venduta, forse per acquistare un edificio più ampio, a fronte del crescente numero di membri della comunità.
Fu solo dopo il 1555 invece, che si assistette ad un aumento delle tensioni e ad un generale impoverimento della comunità su cui gravarono diverse restrizioni, processo che con la bolla papale del 1593, e l’istituzione dei ghetti di Roma, Ancona ed Avignone, determinerà la definitiva scomparsa delle comunità ebraiche.
Alla presentazione, affidata alla dott.ssa Micaela Procaccia (MIBACT – Direzione Generale degli Archivi) e Giovanni Pesiri (già Istituto Storico Italiano per il Medioevo), con il coordinamento di Rita Padovano (Presidente dell’Ass. Cult. Progetto Arkés), sono intervenuti Pier Luigi De Rossi (già Archivio Storico Comunale di Cori) e l’autrice Anna Esposito che ha cercato di dare una risposta alla domanda se esista davvero una filosofia ebraica. L’evento sarà presto disponibile in streaming sul canale www.youtube.com/user/museocoriTV.