“Egregio Sindaco, scrivono i grillini, ieri in consiglio comunale era prevista la creazione della commissione speciale per la valutazione della spending review, per cui doveva essere nominato il presidente, il suo vice e i membri, uno per gruppo consiliare. Il Movimento 5 stelle, come spesso accade, era presente (per adesso solo semplici spettatori), con una folta delegazione in quanto temevamo che dietro ad una integrazione dell’ordine del giorno si nascondesse l’ennesima autorizzazione a edificare proprio in una delle poche zone verdi rimaste a questo martoriato comune: Monteroni. A tal proposito cogliamo l’occasione per ricordare a lei e alla cittadinanza che sabato 14 alle ore 17 in aula consiliare ci sarà un interessante incontro pubblico dal titolo “territorio bene comune”, organizzato da vari comitati ed associazioni di Ladispoli, in cui si analizzeranno i rischi della cementificazione del nostro territorio (leggasi Osteria Nuova e 300.000 metri cubi per soffocarci di cemento). Inizialmente abbiamo apprezzato l’idea di concedere la presidenza della commissione all’opposizione ma proprio qui sono nate le nostre perplessità, confermate poi dallo svolgimento dei fatti: chi è l’opposizione a Ladispoli? Dei sei consiglieri di opposizione due (Cagiola e Ruscito) hanno pubblicamente affermato il loro “amore” per questa giunta ma, con grande imbarazzo di molti, stanno ancora formalmente, presumiamo per calcoli politici, all’opposizione. Dopo una lunga sospensione dei lavori, chiesta proprio per consentire all’opposizione di trovare l’accordo sul nome del presidente, è venuto il momento del voto che ha evidenziato la “mancanza” dell’accordo o, a giudicare da quanto abbiamo visto, il mancato rispetto dei patti da parte di qualcun altro. Tutto questo rientrerebbe nella “normale” dialettica politica se non fosse che uno dei due oppositori di maggioranza è stato oggetto di “attenzioni” verbali e non solo da parte di un signore che, spalleggiato da altri due “compari”, rinfacciava a Cagiola di non aver rispettato i patti. I toni e le modalità hanno travalicato il consentito, tant’è che sono intervenuti due agenti della polizia municipale per sedare gli animi, tutto questo avveniva nell’anticamera del Consiglio e a dibattito ancora aperto. Anche se la politica a volte spinge ad esasperare i toni, ciò non deve giustificare pressioni oltre la normale dialettica verbale. Rimaniamo fortemente perplessi su quanto accaduto e, in generale, sulla situazione politica poco chiara all’interno di questa maggioranza che fagocita un’opposizione consenziente. Rimarremo chiaramente con i riflettori puntati su questa come sulle altre vicende che interessano la cittadinanza ma gradiremmo anche chiarezza su quanto accaduto: se esistono pressioni sulle nomine che impediscono il libero esercizio della libertà di espressione il Sindaco le deve denunciare, non è un problema che riguarda solo l’opposizione, a quest’ultima chiediamo di fare opposizione vera e non ammiccamenti che ci ricordano solo vecchi intrallazzi.”