L’argomento è ovviamente la sanità e si chiede un immediato intervento da parte della Regione a favore della sanità pontina, che rischia il collasso. Alla riunione tenutasi nella mattinata del 19 giugno, presieduta dal sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, erano presenti il sindaco di Fondi, Salvatore De Meo, di Sezze, Andrea Campoli, di Castelforte, Patrizia Gaetano, e l’assessore ai servizi sociali del Comune di Aprilia, Eva Torselli, in rappresentanza del sindaco Terra. Presente all’incontro il direttore generale della Asl di Latina, Michele Caporossi, a cui i sindaci hanno chiesto di relazionare in merito ad alcuni aspetti gestionali della sanità pontina, in particolare sullo stato delle strutture e della qualità dei servizi ai cittadini. Ne è emerso un quadro molto preoccupante, fatto di gravi carenze sotto il profilo delle risorse umane e dei mezzi tecnologici e strumentali, con apparecchiature indispensabili per la fase diagnostica e terapeutica dell’assistenza che sono mancanti o mal funzionanti: una situazione grave che non garantisce l’erogazione di prestazioni sanitarie adeguate alle richieste dei cittadini, come hanno sottolineato tutti i sindaci presenti. Inoltre, alla vigilia della stagione estiva con l’arrivo sul territorio pontino della popolazione turistica che porta al raddoppio delle persone presenti e quindi l’aumento esponenziale delle richieste di assistenza nelle strutture sanitarie, la Regione intende tagliare i posti letto e gli straordinari, e non integrare il personale mancante. Una situazione che i sindaci hanno definito grave e inaccettabile.
Non solo, ma dall’analisi dello stato della sanità pontina è emerso una carenza complessiva di personale pari da almeno 75 unità, mentre è addirittura paradossale la situazione che riguarda l’ospedale “S. Maria Goretti” di Latina, che è classificato DEA di II livello senza esserne strutturalmente idoneo, cioè senza avere personale sufficiente né spazi e strumentazioni tecniche e tecnologiche adeguate, così come occorre considerare che una città come Aprilia non ha neppure un punto di primo soccorso, come fatto rilevare dall’assessore Torselli. Infine i sindaci hanno esaminato il bilancio 2013 della Asl di Latina, da cui risulta una perdita di 3,3 milioni di euro, e hanno espresso l’auspicio che, in merito al budget per il 2014 per la sanità pontina, la Regione non solo non preveda tagli alle risorse ma anzi possa incrementare le stesse, tenendo anche conto che nell’assegnazione della quota pro capite per abitante la provincia di Latina attualmente figura al penultimo posto in ambito regionale. “Eventuali tagli da parte della Regione sarebbero inaccettabili e irricevibili – ha detto il sindaco Di Giorgi nelle conclusioni a nome di tutti i sindaci presenti – mettendo a rischio i livelli dei servizi assistenziali ai cittadini, mentre il quadro che si prospetta per la stagione estiva è drammatico in tutte le strutture della provincia, considerati i tagli dei posti letto, gli accorpamenti di reparti e le gravi carenze di personale. I problemi della sanità pontina sono gravi e strutturali. La Regione deve riconsiderare l’intero sistema sanitario pontino, prevedendo un adeguamento delle risorse umane e strumentali, e la dotazione di posti letto commisurata agli standard previsti per un DEA di II livello e per tutto il territorio provinciale.
Sia chiaro: noi sindaci non ne facciamo una questione di campanile e colore politico ma chiediamo ascolto dalla Regione per avere risposte ad una situazione non più sostenibile. Già le precedenti amministrazioni regionali, a prescindere dallo schieramento politico, sono rimaste sorde alle richieste dei sindaci pontini: ora non siamo più disposti ad aspettare inermi le risposte che non arrivano ma siamo invece pronti a immediate azioni anche eclatanti. Sono convinto che il presidente Zingaretti ascolterà le nostre richieste”. I sindaci hanno quindi deciso di predisporre un documento da inviare alla Regione mentre è stata indicata la data del 4 luglio per la Conferenza di tutti i sindaci pontini sulla sanità per analizzare le problematiche in essere.