Avrà la guida della federazione regionale più importante d’Italia, un impegno che ha già il suo leitmotiv: tutela dei lavoratori e miglioramento dei servizi. “Giungiamo a questo appuntamento – ha dichiarato il nuovo Segretario – dopo aver svolto numerose assemblee con i nostri iscritti nei luoghi di lavoro e quattro congressi Provinciali. Assemblee e Congressi nel corso dei quali abbiamo analizzato e dibattuto le condizioni del contesto sociale ed economico, i temi del lavoro, le vicende contrattuali, il nostro modo di stare in campo, le nostre ragioni, le speranze che ci animano, la fiducia nel futuro con la consapevolezza che noi ci siamo e continueremo ad esservi”, ha detto Bernardini. “I temi caldi all’ordine del giorno della Sanità del Lazio sono tanti, noti ed impegnativi: dalla situazione del sovraffollamento di tutti i Pronto Soccorso degli ospedali della Regione, ad un Piano Operativo 2013-2015 che lascia a dir poco perplessi, a partire dall’accorpamento dell’Asl Roma A con l’Asl Roma E e la riduzione dell’Ospedale San Filippo Neri a mero presidio Ospedaliero, all’ulteriore riconversione dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita o l’accorpamento dei tre grandi Ircss Spallanzani ed IFO sino alle riconversioni degli Ospedali di Bracciano, Monterotondo e Subiaco che di fatto penalizza ulteriormente l’Asl Roma F e Asl Roma G. Nella Sanità Privata i lavoratori impiegati in queste strutture ospedaliere fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, perdendo in questi anni circa il 7,5% del potere di acquisto dei salari. Nel Terzo Settore in questi anni abbiamo assistito ad un peggioramento della situazione caratterizzata da bandi di gara al massimo ribasso (del solo costo lavoro) che di fatto hanno peggiorato la situazione economica dei lavoratori, o nei ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione che a distanza di mesi mette le cooperative nella condizione di non poter più erogare gli stipendi. Nelle Autonomie Locali sino adoggisi è poco discusso del destino dei circa 2800 dipendenti della Provincia di Roma che dovranno ricollocarsi nella costituenda città metropolitana di Roma Capitale e negli altri capoluoghi della Regione o Comuni, alla nota questione degli salari accessori dei Dipendenti Capitolini, sino ai destini ancora incerti dei Corpi della Polizia Provinciale. Il nostro sforzo – conclude Bernardini – sarà concentrato sul posto di lavoro. Sarà una federazione snella e più veloce nell’organizzazione e nella capacità comunicativa. Ma soprattutto più vicina ai lavoratori”. A concludere il Congresso il Segretario Generale della Uil Fpl Giovanni Torluccio, che si è così espresso: “I Segretari Generali di Categoria della Uil, compreso il sottoscritto, hanno deciso di inviare una lettera al Presidente della Repubblica nella quale è stato espresso il proprio dissenso su alcuni contenuti del Decreto relativo alla P.A. Reagiremo con fermezza contro chiunque cercherà di affossare il Pubblico Impiego. La P.A. in alcune situazioni può commettere errori, ma definirla un costo del paese ci fa porre alcune domande: quanto vale il fatto che ci sia una università capace di formare i giovani, quanto vale salvare vite umane grazie ad una sanità efficiente e cosi via? La smettessero di demolire i lavoratori pubblici. Non stanno facendo una riforma della PA, la stanno smantellando, ed un esempio su tutti è la chiusura delle Camere di Commercio che, a nostro avviso, è una assurdità, dal momento che rappresentano una delle poche strutture sane, senza deficit.
Questione contratti. Siamo l’unico settore nel quale il datore di lavoro decide se fare i contratti, come, quanto e quando farli, con ripercussioni ovviamente anche in quelli privati. La Uil Fpl dice basta, per questo lunedì quando ci incontreremo con Cgil e Cisl – conclude Torluccio – proporrò di mettere in piedi una iniziativa che dovrà rendere conto al mondo che non siamo più disponibili a subire, come è avvenuto sino adoggi per i contratti bloccati per troppi anni, di fatto abbiamo riconsegnato allo Stato circa 28 miliardi di euro”