Il disavanzo di gestione della struttura nel triennio in esame è stato abbattuto di 20 milioni, passando dai circa 93 del 2011, ai 73 del 2013. Il percorso, continua la nota, per arrivare in tempi brevi all’azzeramento del disavanzo sarà definito con un piano di rientro preciso in sinergia con l’Ateneo. In compenso nello stesso triennio è costantemente aumentata ed in modo particolarmente significativo la produzione e la produttività del personale sanitario. In questo senso la Fondazione presenta dati con i quali si posiziona molto positivamente nella realtà regionale con punti di eccellenza e innovazione tecnologica per quanto riguarda trapianti, cardiologia, neuroscienze. Il risanamento appare dunque solidamente avviato ed è il risultato dell’impegno sinergico tra Regione e Università, finalizzato al rilancio del Policlinico universitario e del suo ruolo all’interno del sistema sanitario regionale.