Ancora una volta, ci troviamo di fronte a due persone che hanno perso la vita. E di nuovo le ragioni di questa atroce tragedia, che ha avuto luogo presso l’azienda Kyklos di Aprilia, stanno nella mancanza di adeguata sicurezza e nella inosservanza delle regole a garanzia della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori. Il numero delle persone protagoniste di incidenti o che perdono la vita sul lavoro è un bollettino di guerra. Una guerra che dobbiamo vincere. Dietro questi numeri ci sono i volti delle vittime e delle loro famiglie che pagano un prezzo inaccettabile per il lavoro. A loro va la mia piena vicinanza e il mio sostegno. Come istituzioni dobbiamo essere capaci di maggiori controlli e di divulgare la cultura della sicurezza tra i lavoratori e gli imprenditori. Le tragedie sul lavoro sono inconcepibili perché il lavoro è lo strumento per migliorare le condizioni di vita e non per trovare la morte”.