“Se ho potuto ferire qualcuno con la frase utilizzata questa mattina in consiglio comunale, contenente il riferimento ad Hitler, Stalin e Mao Tse Tung, ci tengo francamente a scusarmi. Non sono né razzista, né nazista né tantomeno ho mai avuto, in quanto proveniente da una storia liberale che il mio trascorso di vita e politico testimoniano, alcun apprezzamento umano nei confronti di chi ha scritto la più brutta pagina della nostra storia. Si trattava di una provocazione. Volevo semplicemente sottolineare che trovo inutile una discussione di ore per la semplice intitolazione di una strada. La nostra storia è stata scritta da chi ha fatto del bene e da chi ha fatto del male. Io so distinguere tra quanti hanno combattuto per la libertà e quanti l’hanno negata. Distinguiamo tra il diritto all’oblio e il dovere della memoria solo in questo modo impediremo che gli errori e gli orrori del passato possano ripetersi”.