In una nota, l’amministrazione racconta di essere riuscita a rispettare il Patto di Stabilità interno incidendo sulla spesa, ma cercando al contempo di salvaguardare i servizi ai cittadini, con uno sguardo privilegiato a quelli maggiormente in difficoltà. Con una diminuzione delle entrate, in particolare di quelle relative alle concessioni a costruire. Per fronteggiare la riduzione dei trasferimenti statali e regionali che riguardano servizi che il Comune tuttavia è obbligato ad erogare, si è dovuta aumentare la pressione fiscale comunale, cercando comunque di salvaguardare le fasce sociali più deboli. In particolare, pur abbassando la soglia di esenzione per l’addizionale comunale IRPEF, si è comunque mantenuta una soglia di esenzione di Euro 8.000,00 proprio per venire incontro alle fasce più deboli dei nostri concittadini, che già risentono fortemente della contrazione economica internazionale. Così come nell’applicazione di tutte le altre imposte comunali si è cercato, nei limiti delle prescrizioni normative, di salvaguardare le fasce di popolazione più disagiate. Al contempo si sta potenziando la lotta all’evasione della fiscalità comunale, con risultati positivi per le finanze dell’ente. Settore importante cui l’Amministrazione comunale ha posto grande attenzione è quello del sociale. L’azione dell’amministrazione è stata improntata a mantenere il livello dei servizi esistenti, impiegando inoltre altre somme per vari interventi, tra cui quello a favore dei minori disagiati in affidamento al Comune e per i quali la Regione non eroga più fondi come accadeva invece fino allo scorso anno. Dal lato degli investimenti, con i fondi destinati alla realizzazione di opere pubbliche si sono potuti finanziare interventi per la manutenzione del patrimonio comunale, con attenzione agli edifici di uso pubblico. In particolare l’attenzione dell’Amministrazione si è concentrata sulle somme destinate alla manutenzione degli edifici scolastici e delle strade cittadine, interventi che riteniamo molto importanti e che si vanno ad affiancare alle opere pubbliche finanziate negli anni scorsi e i cui cantieri sono già aperti o in corso di apertura entro l’anno. Per quanto attiene al verde pubblico, il Comune garantirà la manutenzione puntuale di tutte le aree verdi pubbliche e si sta lavorando per la cura e la riqualificazione di circa 1,8 milioni di metri quadrati di aree, mentre nel passato la manutenzione effettuata dall’ente riguardava soltanto 400mila metri quadrati. In tal modo riusciremo ad assicurare pulizia e decoro a tutta la città senza trascurare alcuna area. Inoltre gli interventi comprendono la cura di 80 parchi gioco, di cui 32 posti all’interno delle scuole comunali, mentre quest’anno si arriverà a mettere a regime ben 103 impianti di irrigazione efficienti in altrettante aree cittadine. Accanto a tutto ciò verrà assicurata la cura dell’oasi verde in Q4/Q5 con la riqualificazione delle due aree a forma di rotonda che sono poste sotto le sopraelevate della Pontina, in corrispondenza di via del Lido e via Isonzo.
Il Sindaco Giovanni Di Giorgi, nel ringraziare gli assessorati, la presidenza del Consiglio e tutti gli uffici comunali per l’ottimo lavoro nella elaborazione del bilancio, ha affermato: “Pur in presenza di scarsissime risorse a disposizione, abbiamo voluto concentrare gli investimenti su alcune opere che si vanno ad integrare con le opere già in atto, dalla riqualificazione del litorale ai programmi di ciclabilità e mobilità sostenibile. I nostri sforzi sono stati mirati a non operare tagli per il sociale e ai servizi ai cittadini nonostante i minori trasferimenti ricevuti dal Governo e i vincoli del Patto di stabilità. Questa impostazione del documento di bilancio ha trovato grande condivisione e compattezza nella maggioranza, che ringrazio con grande considerazione. Desidero rilevare anche la grande attenzione posta nel salvaguardare le fasce più deboli della cittadinanza nella necessaria manovra fiscale effettuata. E’ con forza che sottolineo ciò che sta avvenendo e cioè che tutti i Comuni d’Italia sono orami ridotti ad “esattori di Stato”, come ha più volte rilevato lo stesso presidente dell’Anci nazionale Piero Fassino. E’ fondamentale che il Governo centrale cessi di operare tagli indiscriminati ai Comuni imponendo una fiscalità che gli enti locali sono costretti a riverberare sui cittadini senza che questo però si traduca in servizi per la comunità”.