Nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Roma sull’affidamento di un appalto, Pini è finito sotto accusa per il reato di abuso d’ufficio. Ad inizio estate, con un appuntamento preso dall’allora assessore al demanio Romolo De Paolis, che insieme al sindaco Di Fiori ed all’allora dirigente all’urbanistica e demanio Arch Luca Scarpolini puntavano ad una soluzione del caso dei 706 ettari demaniali, il direttore si impegnò ad inviare al comune una proposta per risolvere il problema. La storia dei 706 ettari demaniali ha visto presentare sia nel consiglio comunale di Ardea da parte del consigliere Umberto Tantari, sia dal vice presidente del consiglio regionale On. Francesco Storace delle interrogazioni specifiche, ed è stata portata nelle commissioni antimafia del Senato e della camera dei deputati. Pini è stato sottoposto ad arresti domiciliari. I 706 ettari demaniali, molti dei quali occupati abusivamente anche da rom e rifugio per discariche e rifiuti pericolosi, tornano dunque al centro di una situazione caotica e di difficile risoluzione.