“La scelta di calare un maxi emendamento dimostra la volontà di questa giunta di escludere il consiglio da ogni discussione, proposta, miglioramento. Non solo, impedisce che ci sia quel dibattito democratico a cui questa assemblea è chiamata in rappresentanza del popolo. In queste settimane di discussione abbiamo chiesto due cose: che fosse riconosciuta ai Comuni la facoltà di limitare o escludere l’ambito di applicazione del piano casa entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, e che fosse concessa una proroga del piano casa di almeno 2/3 anni. Entrambe non sono state recepite così come le osservazioni, tutte negative tra l’altro, delle associazioni di categoria, degli ordini professionali, dei sindacati. Questa maggioranza su gambe incerte ora si trova di fronte a tutti i propri limiti con un maxi emendamento che è l’unica ancora a cui la giunta Zingaretti, incapace di confronto, sa aggrapparsi. Un centrosinistra che sta mostrando, ricorrendo a questi mezzucci, tutta la sua incapacità di amministrare. Risuonano ancora nell’aria le parole del capogruppo del Pd Vincenzi che, come Pinocchio, in occasione della forzatura fatta da questa maggioranza per l’approvazione della legge sull’accorpamento delle società partecipate aveva assicurato “Mai più ricorreremo ad un maxi emendamento”. Evidentemente era una bugia. Questa proposta di legge non chiarisce ma complica e lo fa entrando letteralmente nelle case dei nostri cittadini”.