“PREMESSO che prescindendo dalla profonda diversità di vedute in merito alla validità, sostenibilità e attuabilità del progetto in essere, tutte le forze politiche hanno sempre, indistintamente e con piena convinzione, condiviso la natura pubblica del porto di Anzio in forza degli evidenti legami di tipo storico-culturale, socio-economico ed urbanistico che lo rendono inscindibile dalla città. Per tali ragioni tutti i partiti di Anzio hanno sempre dichiarato e condiviso la necessità di preservare la natura pubblica della società Capo d’Anzio deputata a curare l’adeguamento e la gestione del porto cittadino; CHE la Soc. Capo d’Anzio Spa, concessionaria del progetto del porto ha allo stato attuale (bilancio 2013) una perdita d’esercizio significativa che ha intaccato per oltre un terzo il capitale sociale; CHE la relazione sulla gestione del bilancio al 31/12/2013, del Presidente del CDA, invita esplicitamente i soci ad attivarsi con i relativi adempimenti necessari a ridurre le perdite maturate e a ricostruire il capitale sociale; CHE la scelta di portare a nuovo le perdite maturate nel 2013 è stata assunta sulla base del nuovo piano industriale, che prevede l’avvio delle attività operative nella seconda parte del 2014, con l’obiettivo di cominciare a ridurre le perdite maturate; CHE il collegio sindacale, sulla base di analoghe valutazioni e fidando nell’efficacia del nuovo piano industriale e dei ricavi in esso previsti, condivide di portare a nuovo le perdite maturate, ma contemporaneamente sottolinea la necessità di “…dotare la Società di idonee liquidità siano esse a titolo di finanziamento o a titolo di apporto di capitale…”;PRESO ATTO CHE da luglio 2014 è operativa l’intera concessione e che i proventi previsti solo in piccola parte verranno introitati nel 2014 e comunque in misura non sufficiente a coprire le perdite di bilancio ed a ripatrimonializzare la società; CHE solo a partire dal 2015 si potranno realizzare le previsioni del nuovo piano industriale, garantendo la sostenibilità economica della società; CHE si rende ormai inderogabile la ricostituzione del patrimonio della capo d’Anzio entro il 31/12/2014, se si vuole evitare il fallimento della società e quindi la definitiva impossibilità di procedere al rilancio del porto di Anzio; CHE nel 2012 la Società Italia Navigando, socio di minoranza della Soc. Capo d’Anzio, tramite cessione di quote è stata trasformata nella società Mare 2 interamente privata, l’assetto societario della Mare 2 ha subito un’ulteriore evoluzione per cui le quote di minoranza della Capo d’Anzio (39%) sono ora detenute dalla società privata Marinedi Spa; CHE in data 19/07/2012 il Consiglio Comunale di Anzio ha votato all’unanimità la determinazione a riacquisire le quote del socio di minoranza, esercitando un diritto derivante dalle prescrizioni ed impegni contrattuali previsti dai patti parasociali, al fine di trasformare la società Capo d’Anzio in una società interamente pubblica del Comune di Anzio; CHE tale impegno è stato ribadito dal Sindaco Bruschini nel Consiglio Comunale dello scorso 30 settembre; CHE il mancato intervento di ricostituzione del capitale sociale da parte del comune potrebbe indurre ed agevolare la ricapitalizzazione da parte del socio privato, con la conseguente definitiva perdita del controllo pubblico della società; CHE nel caso di sostanziale privatizzazione della società Capo d’Anzio le ricadute positive sotto il profilo finanziario derivanti dalla ormai conseguita operatività della concessione demaniale andrebbero ad esclusivo beneficio del socio privato a fronte dell’immane danno che deriverebbe ad Anzio per la perdita del porto e del controllo sui progetti ed attività che in esso si svilupperanno;
TUTTO CIO’ PREMESSO IL PRESENTE O.D.G.
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
Ad operarsi affinché la ripatrimonializzazione della Capo d’Anzio venga effettuata entro il 21/12/2014, per evitare gli effetti sopradescritti a scapito della società e della città di Anzio;
Pertanto il Consiglio Comunale impegna il Sindaco a dare seguito alle seguenti azioni:
1) Far convocare il C.D.A. della Capo d’Anzio Spa per deliberare la ricostituzione del capitale sociale;
2) Inserire nel bilancio comunale nei termini e nei modi consentiti dalla legge le risorse necessarie a coprire la quota comunale di ricapitalizzazione;
3) A riconfermare, anche per il futuro, la maggioranza pubblica della Capo d’Anzio Spa ed a mantenere come minimo le quote esistenti, in modo da garantire gli interessi della città primo fra tutti quello di conservare il controllo del progetto e delle sue future evoluzioni;
4) Trasmettere il presente O.D.G. al C.D.A. della Capo d’Anzio ed al socio di minoranza.