Poiché Cori è stato riclassificato come Comune parzialmente montano, in quanto la sede del Municipio si trova ad un’altitudine compresa tra i 281 e i 600 metri, le esenzioni previste riguardano solamente i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali che non dovranno pagare nulla. Per gli altri dunque il termine ultimo per il pagamento della tassa scadrà il 10 Febbraio 2015, ma per andare incontro alle esigenze dei contribuenti, stamattina la Giunta ha deliberato la possibilità di sospendere il versamento dell’Imu agricola fino al 24 Marzo 2015, evitando sanzioni ed interessi. È la seconda volta in pochi giorni che l’Amministrazione comunale interviene in questa direzione. Il 24 Marzo 2015 è la data entro la quale il Governo dovrebbe convertire il decreto legge n. 4 del 24.01.2015, con possibili ed auspicabili emendamenti. In alternativa l’Imu agricola potrebbe essere bloccata dal Tribunale Amministrativo Regionale, ma la pronuncia del Tar del Lazio attesa per il 4 Febbraio 2015, è stata rimandata ancora una volta al 18 Febbraio 2015. Mercoledì pomeriggio inoltre il Sindaco Tommaso Conti ha avuto un faccia a faccia col sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta, al quale ha manifestato la sua contrarietà all’Imu agricola, che nei Comuni come Cori penalizza chi dal suo terreno trae uno scarso reddito o nessuno: pensionati, disoccupati, commercianti, artigiani, lavoratori dipendenti. L’esito del confronto lascia aperto uno spiraglio ad eventuali correzioni in Parlamento in sede di conversione del decreto legge, sulla base di una certa presa d’atto dello Stato delle tante contraddizioni insite nell’Imu agricola, come evidenziate dalle numerose osservazioni pervenute.