In caso di vittoria il Racing potrà sfidare (dal 18 al 21 giugno) grandissimi club professionistici: già deciso, infatti, l’abbinamento nel girone che comprenderà Juventus, Napoli e Virtus Lanciano, mentre negli altri raggruppamenti (oltre ai padroni di casa del Ponte di Nona) ci saranno squadre del calibro di Roma, Bari, Palermo, Perugia, Brescia, Genoa e La Spezia. «Arrivare alla fase nazionale di questa manifestazione molto ben organizzata sarebbe un autentico premio per i nostri ragazzi e una grande soddisfazione per il sottoscritto e per la società – dice Del Grosso – La finale con la Romulea sarà incertissima anche se loro, forse, partiranno con un leggero vantaggio. Li abbiamo incontrati all’esordio in questo torneo e abbiamo perso per 4-3 al termine di una gara molto tirata, poi siamo riusciti a superare comunque il girone di prima fase e in semifinale abbiamo superato ai calci di rigore (dopo il 2-2 dei tempi regolamentari, ndr) un’altra squadra blasonata come l’Ostiamare. Ora il nuovo incrocio con la Romulea: i ragazzi stanno tutti bene e possono giocarsela». Il 52enne tecnico del Racing è nella società cara a Sandro Tovalieri da una vita sportiva. «Sono qui dal 2000, praticamente da quando è nato il Racing. Questa società ha fatto passi da gigante nel tempo e ora è una realtà affermata del nostro territorio e non solo». La stagione dei Giovanissimi ha rispettato le attese. «Dovevamo far crescere i nostri ragazzi e fungere da “serbatoio” per i regionali: credo che lo abbiamo fatto a dovere. Merito anche del fondamentale lavoro del mio vice Massimo Barzanti e del dirigente Marco Benci – chiosa Del Grosso -, ma anche di un genitore molto simpatico e sempre presente come Pierpaolo De Angelis».