Ai nastri di partenza ci saranno dieci squadre: tre nel centro-nord Italia dove giocheranno le toscane Val di Sieve e Magnifici di Firenze e gli emiliani dell’Albinea, tre nel centro dove si sfideranno gli Usag Lazio (una franchigia composta da giocatori romamni, di Rieti e di Terni), i campioni in carica dei Gladiators Roma e i forti abruzzesi del Gran Sasso, mentre al sud incroceranno le spade i siciliani dei Briganti Catania e del Syrako di Siracusa oltre alla novità dei due team calabresi di Lamezia Terme e Catanzaro. Anche grazie al riconoscimento ottenuto dalla Fir, il livello del campionato italiano di rugby league si alzerà ulteriormente rispetto alle ultime stagioni: solo per fare alcuni esempi ci saranno giocatori del livello di Gigi Ferraro (confermatosi campione d’Italia nel rugby a 15 con il Calvisano), Luca Bigi (convocato nella Nazionale emergenti), i giocatori del Gran Sasso che militano nel campionato di serie A, i pluricampioni dei Gladiators che partiranno coi favori del pronostico dopo cinque titoli consecutivi e i migliori giocatori della Sicilia distribuiti nelle due società dell’isola che parteciperanno. Lo spettacolo sta per iniziare e la formula è piuttosto chiara: per i gironi nord e centro le tre squadre si sfideranno tra loro settimana dopo settimana, mentre nel girone sud ci sarà una sfida andata-ritorno tra le due siciliane e lo stesso tra le due calabresi, poi le vincenti si sfideranno tra loro per la qualificazione alla semifinale dove ci sarà una squadra del nord Italia e due del centro (visto l’elevato livello tecnico di quel raggruppamento). Il rugby a 13 italiano comincia a palpitare.