Coi due piloti di casa vogliosi di fare bene le premesse c’erano tutte, ma alla fine di un primo giro in cui molti avversari sono andati sul filo del rasoio ed oltre nell’indovinare il semaforo Mapelli era quinto e Capello sesto. L’astigiano non ha dovuto fare miracoli per contenere per tutto il suo turno la Ferrari di Matteo Beretta ed Alex Frassineti. Ma al momento del rientro al dodicesimo passaggio per cedere il volante al collega Emanuele Zonzini, il pilota piemontese urtava il suo ingegnere di pista Riccardo Villa, che rimediava lividi ed escoriazioni e doveva visitare il centro medico prima di essere dimesso. Il sammarinese Zonzini pur con un inizio condizionato dallo sfortunato episodio riusciva a guidare bene conservando la posizione ed il sesto posto era il miglior piazzamento per i due finora in quattro gare disputate.
Nel suo turno riusciva ad arrampicarsi ancora più in alto in classifica uno scatenato Mapelli: al nono passaggio saliva in quarta posizione sorprendendo la Ferrari di Schirò-Berton in prima variante. All’undicesimo giro la Ferrari, Mapelli e la Porsche di Camathias-Calamia davano spettacolo col brianzolo autore di un vero numero all’esterno alla Parabolica. Per un giro era terzo ma subito dopo alla Roggia la sfida tra Audi e Porsche avvantaggiava la Ferrari della Scuderia Villorba che passava entrambi. Mapelli riusciva comunque a rientrare in quarta posizione e il collega Andrea Amici era pronto a concludere la caccia al primo podio Audi: ma al secondo giro del suo turno un problema in cambiata alla prima variante lo faceva rallentare di colpo e la Ferrari di Frassineti tamponandolo per il repentino rallentamento procurava il ritiro di entrambi. Mapelli ed Amici restano comunque l’equipaggio Audi meglio piazzato, al sesto posto in classifica generale con 21 punti, ma a 35 dai leader Bortolotti e Viberti. “Speravo davvero che fosse la gara giusta per salire finalmente sul podio e Marco aveva fatto un lavoro ottimo dandomi la macchina in quarta posizione.”, ha dichiarato il giovane pilota di Ardea Andrea Amici, pilota Audi R8 LMS ultra n.7. “Ma appena il tempo di scaldarmi e quando ero in inserimento in prima varriante mi sono ritrovato in folle senza poter fare niente, chi mi seguiva non ha avuto il tempo di evitarmi e mi ha rotto il cerchio ed il montante posteriore sinistro. Una gran jella”