Per questa zona l’esame ha evidenziato per il parametro degli enterococchi intestinali “il superamento dei valori limite per un singolo campione” rispetto a quanto previsto dall’allegato A del decreto interministeriale del 30 marzo 2010. Il valore riscontrato è di 340 Ufc (Unità formanti colonie) per 100ml. “Si tratta di una misura cautelativa in attesa di ulteriori riscontri. Proprio oggi Arpa è venuta sul territorio per fare un secondo campionamento il cui esito sarà reso noto nei prossimi giorni e che confermerà o smentirà il precedente prelievo”, ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Roberto Matricardi. La zona da dichiarare come soggetta a “inquinamento di breve durata” secondo l’Arpa è da 250 metri a sinistra del Canale Biffi a 250 metri a destra del Fosso della Moletta. Per sinistra si intende volgendo le spalle alle acque marine. “Abbiamo avuto la conferma da parte di Arpa che per gli altri prelievi fatti si è trattato di una semplice fioritura algale mentre in quella fascia di territorio oltre il fosso della Moletta c’è stato un aumento degli enterococchi intestinali. Ora la seconda analisi dell’Arpa ci consentirà di stabilire la permanenza o meno del divieto. Ho comunque parlato con il comandante della polizia locale e abbiamo concordato l’allestimento di una squadra che andrà a effettuare un controllo con i tecnici Arpa selle eventuali presenze degli scarichi abusivi lungo i fossi posti sotto i riflettori dell’agenzia regionale, cioè il Fosso Biffi e il Fosso della Moletta”, ha continuato Matricardi. “Invito i cittadini, come già ho fatto, a presentarci denunce circostanziate di eventuali casi di inquinamento in modo tale da poter agire in maniera fattiva – ha concluso l’assessore – Rimangono le indicazioni di buonsenso per vivere al meglio il mare, e quindi di non farsi il bagno alle foci dei Fossi o nelle loro prossimità”.