“L’intervento individuato dall’Amministrazione comunale di Pomezia – si legge nella proposta progettuale – intende riqualificare e valorizzare l’area industriale ubicata nel ’Comparto L’ del Piano Regolatore Generale […] L’area si estende su una superficie complessiva di 92 ettari ed è interamente percorsa dalla S.P. via Laurentina, delimitata sul fronte nord/nord-ovest da via delle Monachelle e da un affluente al fosso Rio Torto”. “Abbiamo scelto di concentrarci sulla riqualificazione di quest’area industriale – spiega l’Assessore Giovanni Mattias – perché nel corso degli ultimi anni l’area ha risentito della crisi economica subendo la chiusura e la dismissione di alcuni siiti, tra cui il tristemente noto sito ex Kema, industria chimica fallita da tempo che ha lasciato in eredità al territorio una vera e propria ’bomba ecologica’. Vogliamo ripartire proprio da qui per ridare sviluppo a quest’area”. “Una volta azzerato il rischio ecologico – si legge nella relazione – si vuole rendere l’area industriale un esempio di gestione sostenibile delle risorse ambientali grazie all’utilizzo di energie rinnovabili, riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti, nonché di concentrazione di imprese e professionalità legate alla green economy”. “Proprio presso il sito ex Kema – continua Mattias – vorremmo dare vita a un centro formativo e produttivo basato sulla green economy: una scuola formativa per figure professionali altamente qualificate nell’ambito dello sviluppo sostenibile e un incubatore per start up innovative e creative”. “Si tratta di un progetto ambizioso dalle caratteristiche originali e innovative – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – L’iniziativa risponde appieno agli obiettivi del POR 2014-2020 sullo sviluppo tecnologico e l’innovazione, la promozione delle piccole e medie imprese e del settore agricolo, la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, un’occupazione sostenibile e di qualità e l’investimento nella formazione professionale. La volontà dell’Amministrazione è trasformare il progetto in una realtà che possa essere di riferimento per l’intero territorio e ripartire da una ferita ambientale come quella del sito ex Kema per rilanciare il comparto industriale di via Laurentina”.