La giovane Giorgia De Vecchis inizia a giocare a calcio a 8 anni nella squadra della sua città, Pomezia calcio, con i maschi. A 12 anni sbuca una squadra femminile: l’Eurnova. E grazie ai suoi genitori che la portano a Roma ad allenarsi inizia a giocare con loro. A 14 anni l’esordio in serie C, partecipa al campionato primavera da capitano e arriva la prima convocazione con la rappresentativa under 15. E’ una escalation.
L’anno dopo riconferma la presenza con la rappresentativa, stavolta da capitano, ed esordisce in serie B sempre con l’eurnova. Poi, il grande salto: ecco il passaggio alla Roma. Qui gioca la prima stagione in serie C da trequartista, vince il torneo delle regioni con la rappresentativa di serie C del Lazio e la primavera Juniores. Le successive due stagioni le gioca in serie B con la Roma, nella posizione di esterno di centrocampo e conquistando due ottimi secondi posti.
Adesso, oltre ai successi personali, una nuova intrigante sfida da coach. Con una sfida dal sapore internazionale contro avversarie di tutto rispetto che provengono da un movimento in grande ascesa. Negli States, infatti, il “Soccer” è uno degli sport più seguiti e praticati dalle donne: certamente non è un caso la vittoria agli ultimi mondiali. L’auspicio, anche attraverso figure come Giorgia De Vecchis, è che l’Italia possa seguire, tramite società all’avanguardia come l’Unipomezia, questo stesso sentiero.