martedì, Novembre 5, 2024

FIUMICINO, SINDACO MONTINO: “NO A SECONDO AEROPORTO, DOMENICA SARÒ A MARCIA PER LA TERRA”

“Sarò presente in prima persona a questa marcia – ha spiegato il sindaco Esterino Montino in occasione della conferenza stampa per la presentazione del programma di domenica, a cui hanno partecipato anche membri della Giunta e consiglieri comunali – ribadisco che siamo nettamente e fermamente contrari al secondo aeroporto progettato dall’Enac insieme ad Aeroporti di Roma. Non stiamo parlando di un allargamento o di un potenziamento dell’attuale ma del progetto di un secondo aeroporto che verrà costruito a ridosso di quello attuale. Un’altra aerostazione e altre due piste nella parte nord, lasciando fuori il cimitero di Santa Ninfa per arrivare fino a ridosso delle vasche di Maccarese, qualche centinaio di metri prima del Castello. Stiamo parlando di altri 1300 ettari che si aggiungerebbero a quelli dell’attuale aeroporto, circa 2mila ettari. E si insiste su Fiumicino perché, in questo modo, si evita la gara internazionale sul secondo aeroporto. Non possiamo tollerare un intervento di questa natura, incompatibile con il nostro territorio.
Su Fiumicino sud Enac e Adr dovrebbero realizzare interventi per due miliardi di investimento, ma su questo auspico un’ispezione ministeriale perché molti di questi investimenti sono in realtà una semplice manutenzione effettuata sulla terza pista. Questi soldi dovevano servire a un ammodernamento dell’aeroporto con tre nuovi terminal e non si vede la luce nemmeno sul primo. Poi bisognava prevedere una monorotaia dall’aerostazione al sistema dell’accoglienza fino al parcheggio lunga sosta: voglio sapere se queste cose le avremo mai, insieme agli altri interventi di miglioramento del sistema attuale”.
“Come assessore al Lavoro del Comune di Fiumicino –ha spiegato la vicesindaco Anna Maria Anselmi- mi trovo spesso coinvolta in vertenze sindacali che interessano l’aeroporto. Chi pensa che il raddoppio sarà un volano per l’occupazione sbaglia di grosso. Già oggi, purtroppo, l’attuale sedime è un continuo scenario per nuovi disoccupati. Da una cementificazione di terre, da centinaia di ettari ridotti in piste per decolli e atterraggi non si produce lavoro. Si danneggerà invece una delle nostre risorse più importanti e strategiche per tutto il territorio: l’agricoltura”.

Redazione
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