Grande organizzazione e maturità, efficacia proverbiale in zona goal per poi gestire la difficile trasferta con concentrazione da applausi. Sempre avanti, la squadra di Consalvo non è riuscita a tornare a casa con il punteggio pieno, probabilmente grazie al cuore dei pometini, bravi a crederci fino in fondo ed a tentare con insistenza la via del pari, raggiunto soltanto dopo molteplici sforzi offensivi.
Parte carica la Fortitudo con un’occasione già dopo un minuto, in ripartenza fulminea di De Simoni. Al quarto è invece Proja a tentare la soluzione potente, ma ancbe in questo caso il portiere Di Matteo fa buona guardia. Poco dopo, Proja ha la possibilità di deviare in rete un buon rasoterra messo dentro da Galati, ma non arriva sulla sfera. La Fortitudo crea, ma a concretizzare è lo Sporting grazie al piazzato di Matteo Imperato, che trafigge Filippini. Entrano in partita Zullo e Bernardini: il primo si auto-lancia al 12’, non trovando lo spiraglio per il goal. Il secondo si produce in un bolide al 15’, Di Matteo respinge e chiude lo specchio anche ad Esposito sulla ribattuta. La coppia Bernardini – Esposito si ripete al 20’, con il primo a servire il secondo che non trova il pallone, sotto rete, per un soffio. Dopo un minuto, Zullo crea in solitaria una grande opportunità, partendo dalla sinistra ed accentrandosi per il destro, potente e preciso sotto alla traversa, dove però ancora una volta la manona di Di Matteo gli dice di no. Sembra insuperabile il portiere fiumicinese, tra l’altro anche fortunato sulla traversa colpita da Bernardini subito dopo.
Prima dell’intervallo, i pometini rischiano, dopo tanta costruzione, anche la beffa, quando in due occasioni Filippini chiude lo specchio prima a Murro e poi a capitan Quadrini.
Nella ripresa subito due buone opportunità per il Fiumicino: un passaggio errato di Zullo lancia Imperato, ma da buona posizione il 10 spreca. Ci prova poi sotto misura Ceccarelli, trovando la risposta di Filippini; da qui la ripartenza veloce di Galati, che scappa rapidissimo e tenta la conclusione personale, ma Di Matteo gli ricorda che c’è sempre lui a difendere i pali. Un minuto dopo l’arbitro mostra il rosso a Proja, per espressione blasfema: è un momento delicatissimo per la Fortitudo, ma è proprio in questo momento che arriva il calcio piazzato di Bernardini, che supera Di Matteo e riporta la parità al Palalavinium. I pometini sono però sempre in inferiorità numerica, e allora subito dopo Ceccarelli riporta in vantaggio il Città di Fiumicino con il suo diagonale potente e preciso, 2-1.
Ultimo quarto di gran sforzo per la Fortitudo, De Simoni mette il turbo in azione personale, ma trova l’ennesima parata di Di Matteo. C’è poi il tentativo di Bernardini in spettacolare volée, ma il pallone vola alto e si sbraccia il numero 8 perché la porta ospite sembra inviolabile. La soluzione arriva con un sapiente schema: Galati mette la palla dentro, Zullo prende la mira e calcia, Di Matteo va in respinta ma nulla può sul colpo di testa di De Simoni, che ribadisce in rete e trova il tanto sospirato 2-2.
Si accendono anche gli animi, con una lite che coinvolge in particolare Albani e De Simoni: l’arbitro sventola il rosso ad entrambi. L’ultima emozione è proprio nelle battute finali: 6° fallo della Fortitudo a 30 secondi dalla fine del tempo regolamentare e tiro libero per il Fiumicino, affidato ad Imperato. Il 10 sente la possibilità dei 3 punti ma trova il miracolo di Filippini, che toglie via la palla dallo specchio. È l’ultimo atto: pari e patta fra Fortitudo e Città di Fiumicino, con il terzo tempo finale che fa onore a due grandi squadre.