La sentenza del Consiglio di stato del 29 maggio 2014 ha ribadito la legittimità di quel bando, in quanto non in contrasto con le prescrizioni del PUA e tantomeno con la delibera di Giunta regionale 1161 del 30 luglio del 2001, laddove si prevedeva che le attrezzature balneari di servizio potessero essere collocate su un’area da assentire in concessione di 2000 metri quadri. Il Consiglio di Stato, quindi, ha stabilito che l’occupazione di 2000 metri quadri non fosse sine titulo. Per quanto riguarda invece incauti accostamenti con vicende e fatti relativi a Mafia Capitale riportati nella dichiarazione della parlamentare del M5S saranno i miei avvocati a tutelare la mia onorabilità nelle sedi competenti. Stia tranquilla, infine, che per quanto mi riguarda, a differenza di altri, non faccio riunioni segrete con i balneari ma do seguito a sentenze dei tribunali”.