Infatti, da quando sono Sindaco (giugno 2012) ad oggi, sono state presentate ben 92 interrogazioni e tutte hanno ricevuto risposta. Anche tutte le interrogazioni presentate dai due Consiglieri sono hanno ottenuto risposta, sia quelle presentate singolarmente che quelle presentate congiuntamente. Soltanto due interrogazioni presentate congiuntamente da Orsomando e De Angelis, per altro entrambe riguardanti il medesimo argomento (ed infatti pressoché identiche tra loro) e contenti quesiti squisitamente tecnici, erano sfuggite agli Uffici comunali che stanno comunque provvedendo a rispondere in questi giorni.
È bene però spiegare ai cittadini cosa sia un’interrogazione, vale a dire la facoltà di ogni Consigliere comunale di presentare una domanda rivolta al Sindaco per avere informazioni o spiegazioni su un determinato oggetto o per conoscere quali provvedimenti siano stati adottati o si intendano adottare in relazione ad un argomento. Le interrogazioni possono essere a risposta orale, e in quel caso sono iscritte dal Presidente del Consiglio all’ordine del giorno del primo Consiglio comunale utile. Oppure possono essere a risposta scritta, nel qual caso il Regolamento prevede 30 giorni per rispondere.
La polemica di Orsomando e De Angelis è quindi totalmente assurda. Il Presidente del Consiglio (quindi lo stesso Orsomando) dispone del pieno potere (anzi, è uno dei compiti appartenenti al suo ruolo) di convocare il Consiglio comunale per la trattazione delle interrogazioni. Perché, quindi, non fa?
È bene che i cittadini sappiano che a volte, in alcuni Comuni, i Consiglieri di Opposizione, non sapendo formulare proposte per la risoluzione dei problemi, utilizzano a sproposito lo strumento delle interrogazioni per rallentare, ingolfare o ostacolare il lavoro dell’Amministrazione e degli Uffici comunali. Ma siamo convinti che non sia questo il caso. Però una domanda è d’obbligo: dove sono le proposte della coppia De Angelis–Orsomando?”