“Sono persuaso da sempre – ha detto Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri – che l’esperienza degli orti sociali, sperimentati positivamente in grandi e piccole comunità di tutto il mondo, possa essere una risposta importante sia dal punto di vista sociale, che per la conservazione della tradizione agricola del territorio. Persone giovani e meno giovani, provenienti da mondi e situazioni anche molto diverse, si incontrano nell’orto, in uno spazio meraviglioso della nostra città, e producono qualcosa che non è soltanto frutta e verdura, ma un segno tangibile del lavoro umano. Un progetto ottimamente realizzato da Animo Onlus, che porta un grande valore aggiunto e che speriamo possa essere solo la prima di tante iniziative simili. Siamo molto felici di poter dare avvio ai primi orti sociali della città di Cerveteri e di tutto il territorio, oltretutto in un terreno oggi di proprietà comunale, perché donatoci dalla famiglia Perciballi, che è contiguo all’area su cui stiamo realizzando l’antico sentiero di Lawrence che collegava la Necropoli etrusca con il Centro storico di Cerveteri”.
“È un’iniziativa che coinvolge attivamente anche altre realtà sociali della città – ha spiegato Francesca Cennerilli, Assessora ai Servizi Sociali – la particolarità risiede nell’obbligo di destinare una parte del raccolto alle famiglie di Cerveteri che si trovano in stato di disagio economico e sociale e che saranno segnalate dai nostri uffici comunali. Frutta e verdura andranno ad arricchire il pacco alimentare che l’associazione Centro di Solidarietà Cerveteri distribuisce ogni mese a 150 famiglie grazie alle raccolte alimentari e alle donazioni fatte al Comune”.
“La nostra associazione – ha spiegato Gianfranco Marcucci, Presidente di Animo Onlus – ha presentato un progetto al Comune di Cerveteri che lo ha valutato e fatto proprio, presentandolo in partnership con la nostra associazione alla Regione Lazio che ha concesso un contributo di 15.000 euro. Queste risorse sono servite per predisporre tutto il necessario alla lavorazione dei campi, che erano incolti da lungo tempo. Abbiamo acquistato predisposto le staccionate, acquistato gli strumenti di lavoro e le sementi, installato un impianto idrico per pompare l’acqua, organizzato i corsi di formazione per i neo-agricoltori, e così via. Come associazione, stiamo realizzando a Cerveteri quello che già abbiamo fatto a Ladispoli con il progetto Nessuno si salva da solo, cioè ricreare una comunità che si fonda sulla solidarietà sociale e la condivisione. Perchè la Comunità Solidale esiste!”.