E’ la richiesta che il sindaco di Nettuno Angelo Casto ha formulato durante la conferenza dei sindaci dell’Ato4 e ha successivamente inviato al presidente della Provincia di Latina nonché sindaco di Cisterna Eleonora Della Penna. La proposta fa parte di quelle che i sindaci dell’Ato 4 stanno inviando alla Della Penna che provvederà poi a elaborare un documento unitario che ha la finalità di gettare le basi per il cambiamento di visione politica anche all’interno del cda di Acqualatina.
Tra le proposte che sono emerse nella conferenza dei sindaci di Acqualatina l’azzeramento della parte pubblica del consiglio di amministrazione e degli emolumenti. “Nell’assemblea della scorsa settimana – spiega il sindaco Casto – abbiamo ragionato e ci siamo confrontati sulle criticità del servizio svolto da Acqualatina e sulla necessità che ogni Comune abbia i giusti investimenti per migliorare la propria rete idrica. In questo contesto, anche in base alla volontà popolare espressa dai risultati delle ultime elezioni amministrative a Nettuno, ho voluto sollevare l’anacronistica elargizione di emolumenti per i rappresentanti di parte pubblica nel cda di Acqualatina che, al momento, sono lontani dagli interessi dei cittadini la cui propensione è sicuramente verso la richiamata volontà referendaria dell’acqua pubblica”.
Aggiunge infine Casto che “nell’incontro è anche emerso che uno degli investimenti di Acqualatina sarebbe quello dell’acquisto di una sede da 26 milioni di euro e tutto ciò con la giustificazione che adesso si pagano poco più di 300 mila euro all’anno per l’affitto di parte della Torre 10 a Latina Fiori”. “Lo ritengo pazzesco” dice Casto che sulla richiesta di aumento della bolletta del 9% prosegue dicendo di avere “l’impressione che in questo modo si renda appetibile la società a eventuali acquirenti quali ACEA e di cui ormai molte voci girano”. “Il problema – aggiunge il sindaco di Nettuno – è la rete idrica e i relativi e reali investimenti sul territorio che dovrebbero essere maggiormente omogenei per ragionare in modo pragmatico sulle richieste di Acqualatina”. “In ogni caso – conclude – ho avuto la netta sensazione che nella conferenza dei sindaci la musica è cambiata e che la politica ha ormai intrapreso la direzione della maggiore tutela della volontà referendaria”.