Il gran finale è stata l’estrazione della sottoscrizione a premi del Circolo E. Che Guevara di Anzio che h distribuito 25 premi in diversi punti della nostra città. Degno di nota l’intervento del costituzionalista Giovani Russo Spena, che ha ribadito la necessità di votare No alla controriforma costituzionale, per salvare la democrazia rappresentativa e la possibilità di difendere e far avanzare i diritti sociali e civili, contro il tentativo di instaurare un regime che sta portando avanti il Pd di Renzi e la sua maggioranza. Dello stesso tono Roberta Fantozzi responsabile nazionale del lavoro del Prc che ha ribadito la necessità di abrogare la riforma Fornero, il job act e la cosiddetta “buona scuola” renziana, come condizione per ricostituire l’unità di classe tra lavoratori, precari, disoccupati e insegnanti. La strada referendaria apertasi in primavera potrebbe portare a questo fondamentale risultato e aprire a prospettive finalmente alternative al neo liberismo imperante. Si è parlato anche delle vertenze della nostra città come quella contro il biogas o per la difesa della Vignarola, che hanno visto l’intervento di Enzo Toselli, Lorenzo Silla e Claudio Fiorella. L’obiettivo del Prc di Anzio è quello di unificare le varie mobilitazioni, dall’acqua pubblica al porto, per costruire una alternativa sociale e civile anche per la nostra città, dominata dagli affarismi che distruggono il territorio e mettono a rischio la stessa salute dei cittadini. Seguitissimo è stato l’intervento di Paolo Ferrero, Segretario Nazionale di Rifondazione comunista, che ha ribadito la necessità di lottare per i propri diritti, di mobilitarsi per il lavoro, la scuola la sanità pubblica, prendendo le risorse necessarie da quella minoranza di popolazione che detiene però la stragrande maggioranza delle ricchezze. Il capitalismo è in crisi non per scarsità, ma perché nella sua irrazionale ricerca del profitto produce sovra produzione da un lato e impoverimento dall’altro, distruggendo l’ambiente. Per questo è necessario rovesciare le attuali politiche economiche neo liberiste, propugnate sia dal centro destra che dal centro sinistra, e avviare una massiccia redistribuzione della ricchezza e del lavoro, tutelando l’ambente e la natura. Sono proprio queste le direttive che hanno guidato le esperienze di governo progressista che attraversano l’America Latina, oggetto dell’intervento di Maurizio Messina e Maurizio Acerbo entrambi del Prc. Infatti, proprio per questo motivo gli Usa stanno facendo di tutto per destabilizzare quell’area e ricondurla su posizioni ad essi più funzionali. Ne sanno qualcosa in Venezuela, e in Brasile dove la Presidente Rousseff e l’ex Presidente Lula vengono accusati falsamente di corruzione, per toglierli di mezzo, viste le loro posizioni ostili all’oligarchia brasiliana e a favore dei milioni di poveri, lavoratori, contadini che li appoggiano e si sono giovati in questi anni del loro riformismo progressista. Interessante è stato l’intervento di Elena Mazzoni autrice insieme a Paolo Ferrero e Monica Di Sisto del volume intitolato “TTIP se lo conosci lo eviti” DeriveApprodi editore. Secondo la Mazzoni il trattato di partenariato economico tra Usa e Ue – TTIP appunto – è un tentativo di subordinare i diritti sociali e civili dei cittadini agli interessi delle multinazionali, mettendo a rischio la stessa sovranità degli stati. Con tale accordo, i cui negoziati proseguono nella quasi totale segretezza, saranno a rischio la sanità, l’acqua e la scuola pubblica, così come i marchi di qualità per gli alimenti, con grave rischio per la salute dei cittadini. Si tratterebbe della vittoria definitiva delle ragioni del profitto sugli interessi e diritti dei popoli: per questo il TTIP va fermato con ogni mezzo a partire da una corretta informazione su ciò che esso è. La festa ha visto degli ottimi gruppi musicali locali come i Killer of Cortez, i Taxi 109, i Rip, gli Swing Sala Bim, The Bounty, Canta e Gira e i Sea Inside”.
Appuntamento all’anno prossimo!