Gennaro, in questa sessione di calciomercato estivo le squadre pometine si sono sbizzarrite. Dal restyling del Pomezia Selva dei Pini ai colpi in entrata di Unipomezia e Airone Ardea. In casa Città di Pomezia sinora ha regnato il silenzio, ma in realtà cosa bolle in pentola?
“Per quanto riguarda le altre l’Unipomezia sì e molto rafforzata e, secondo me, è una delle possibili pretendenti nel campionato d’Eccellenza. Anche il Pomezia Selva dei Pini ha fatto un’ottima campagna acquisti.
L’Airone si è rivoluzionata del tutto e, se saremo nello stesso girone, con altre due squadre saranno le pretendenti al titolo. Loro dicono di volersi salvare, è la loro politica ma io non credo più di tanto, vista la presenza di giocatori del calibro di Ciccolini, Colonnelli e Bongars.
Il Città di Pomezia ha agito in silenzio ma anche noi abbiamo dei nuovi entrati a partire da Emiliano Ruffini, Lorenzo Marchesano dal Nuova Florida e Simone Proia dall’Indomita Pomezia; nel nostro organico avremo anche Stefano Balducci, Stefano Salerno, Andrea Martinoia e Angelo De Paolis, e a breve potrebbe entrare un altro nome, che per ora non posso dire. Rientra nella nostra rosa Simone Bergamo e, rimasto fermo causa lavoro, sta per tornare anche Fabio Sebastiani.
Il mercato del Città di Pomezia, coerente alla politica societaria, è a costo zero. Mister Giurelli è una garanzia, e abbiamo raggiunto il quinto posto. Siamo una squadra giovane, anche se io sono l’unico vecchietto (ride, ndr)”.
A proposito di Massimilano Giurelli, che rapporto hai con il tuo attuale coach?
“Lo conosco da un po’ di anni, e in quest’ultimo periodo intensificato rapporto, ovviamente tra giocatore-mister. È molto preparato, ha un metodo di lavoro molto moderno, e facciamo molto possesso palla.
La squadra era già attrezzata anche col vecchio allenatore (Marinelli, ndr); poi però a causa di alcuni risultati negativi la società ha scelto di cambiare con Giurelli. Quest’anno, dobbiamo migliorare il quinto posto.”
La stagione per voi inizierà qualche settimana prima visto l’impegno in Coppa Lazio. Come il Città di Pomezia approccerà con la Coppa? E può essere un vantaggio iniziare prima delle sue avversarie con gli incontri ufficiali?
“Noi la affronteremo come ogni competizione che si rispetti, non so se è la prima volta che il Città di Pomezia affronterà la Coppa Lazio. I problemi ci saranno, ad esempio, per quanto riguarda il lavoro, non tutti possono essere disponibili. Per quanto riguarda la preparazione, inizieremo il 22 Agosto, una settimana prima rispetto alle altre. Secondo me, però, una settimana in più di lavoro non cambia tantissimo; dipenderà soprattutto dal tipo di preparazione.”
Dovendo scegliere tra i compagni di squadra, chi è il tuo degno erede?
“(ride, ndr) Per caratteristiche, penso a Bellisai, ottimo sia da interno che come centrale, e a Lemmo. Sono due giocatori eccezionali, duttili e possono dire la loro in questa categoria.”
Un ultimissima domanda: da qualche giorno hai compiuto 37 anni. Stai pensando di appendere gli scarpini al chiodo e intraprendere, ad esempio, la carriera di allenatore?
“Ho 37 anni e un figlio da 10 giorni, e lui sotto ogni punto di vista è il mio erede (ride, ndr). Chi mi conosce, sa che ogni anno faccio un personalissimo restyling. La voglia è tanta, la passione c’è, quest’anno m’impegnerò al massimo e poi vediamo a fine stagione il da farsi, anche se non ti nascondo l’idea di smettere c’è. Nel futuro, o il patentino da allenatore o una carriera da dirigente, mi tengo aperte entrambe le strade.”