Fortemente voluta e portata avanti dalla direttrice del polo Museale del Lazio Edith Gabrielli, l’idea di proporre questa mostra in due sedi così diverse tra loro per natura, dimensione e numero di opere, presenta un punto d’incontro che in occasione dell’apertura è stato illustrato dalla Dottoressa Maria Giuseppina Di Monte, Direttrice del Museo Giacomo Manzù di Ardea. Come i due musei risultano diversi tra loro ma accomunati per alcuni aspetti così i due artisti Giacomo Manzù e Lucio Fontana, distanti per formazione ed esperienze, mostrano anch’essi elementi di condivisione che emergono dalle 80 opere in mostra fino al prossimo 5 marzo. Un doppio parallelismo, culturale e simbolico, è quindi alla base di questo progetto che ha in se anche una ulteriore valenza, quella di rilanciare il Museo Giacomo Manzù di Ardea, definito dal sindaco Luca Di Fiori elemento centrale della cultura ardeatina. Il gemellaggio con Castel Sant’Angelo, l’allestimento della mostra con le opere dei due celebri artisti, il restyling del museo sono certamente elementi di lustro per la città di Ardea ma anche un punto fermo da cui partire per future iniziative.
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