Buon inizio di campionato per il Pomezia Calcio S.D.P. che,opo la classica pausa Natalizia, batte per 3 a 0 il Serpentara. Vittoria salutare e graffiante per salutare nei migliori modi il nuovo anno alla ripresa del campionato. Buona partita, ben giocata dalle due formazioni che occupano le posizioni alte della classifica, anche se al termine dei 90’ il risultato poteva sembrare pirotecnico. La formazione rossoblu di Gagliarducci ha mostrato forza e carattere, giocando una delle migliori partite disputate al Comunale. Inizio gara in perfetto equilibrio, la formazione rossoblu con il trascorrere dei minuti riesce ad imporre il proprio gioco fino ad arrivare a portarsi in vantaggio, grazie alla concessione di un calcio di rigore messo a segno da Ceccarelli. Due minuti dopo Onorati, ben servito, davanti al portiere fallisce una clamorosa palla gol del raddoppio. Gli ospiti rispondono con un calcio di punizione a rete di Spaziani, con l’attento Mangiapelo che non si lascia sorprendere. Poco prima della mezzora, la formazione di Gagliarducci è vicino alla doppia marcatura con Lisari che al 26’, di prima battuta in area di rigore, di testa sulla traiettoria trova il portiere ospite che si oppone con una splendida parata. Nei restanti minuti di gioco la cronaca non offre spunti di rilievo. Dopo il riposo, la formazione ospite si rende più intraprendente tanto da sfiorare il pareggio al 16’ con un tiro di Tozzi, che segna come uno campanello di allarme. La formazione rossoblu riordina le idee mettendo in campo tutto ciò che ha in possesso tra determinazione e temperamento. Gli ospiti arretrano il proprio baricentro e si inchinano al gol di Onorati, un diagonale che Palombo non riesce ad evitare. Sotto di due lunghezze, ed in inferiorità numerica, la formazione allenata dal tecnico Baiocco prima dello scadere del tempo regolamentare subisce la terza marcatura ad opera del migliore Ceccarelli gol che vale la doppietta personale. Buona la prova della formazione rossoblu che riesce ad imporre risultati positivi tra le mura amiche.