L’emergenza è stata gestita mediante lo spargimento di sale e il posizionamento delle sacche nei punti più a rischio. È stato necessario sgombrare le vie lastricate di ghiaccio, spesso ingrossato dallo scoppio di condutture private, in particolare a Giulianello, nel centro storico di Cori, sulla salita dell’Ospedale e in zona Santa Margherita, dove è dovuta intervenire Acqualatina.
L’ordinaria amministrazione è stata aggravata dai danni collaterali delle basse temperature, scese fino a -5°, causando difficoltà tali da richiedere immediate risoluzioni straordinarie. Le maggiori criticità hanno riguardato gli istituti scolastici. Tubi congelati e rotti, contatori saltati, serbatoi che straripavano nei tre plessi di Giulianello. Problemi di riscaldamento per la materna e l’elementare di Cori.
Gli operai comunali e le ditte specializzate ne hanno ripristinato l’agibilità in tempo per il rientro dalle festività. A ciò si è aggiunto il capovolgimento del carrobotte sulla SP Cori-Cisterna che ha sversato in strada migliaia di litri di gasolio e benzina. La rimozione del mezzo e del carburante fuoriuscito e la messa in sicurezza dell’area hanno richiesto il contributo degli agenti e dei volontari di Cori.
“Sono stati giorni impegnativi – spiega il vice Sindaco Ennio Afilani – che a volte hanno richiesto operatività h24. Il Piano di Emergenza ha retto. La sinergia tra strutture dell’Ente e Protezione Civile ha arginato le conseguenze del maltempo. Traffico e viabilità sono stati ben regolati e le scuole non hanno dovuto chiudere, come confermato anche dalla nota di risposta dell’I.C. ’Chiominto’ al MIUR”.