I rappresentanti dei lavoratori (segretari di categoria di Cgil, Cisl e Uil e Rsu aziendale) hanno spiegato al presidente la situazione in cui versa lo stabilimento di Cisterna interessato dal taglio totale delle unità lavorative nell’ambito di quella che, secondo quanto l’azienda avrebbe spiegato in sede di trattativa al Ministero dello Sviluppo Economico, sarebbe una ristrutturazione aziendale che interesserebbe il gruppo su tutto il territorio nazionale.
I venti dipendenti, sempre secondo quanto è stato riferito dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil al presidente Della Penna, non avrebbero la possibilità di accedere ad alcun ammortizzatore sociale e, al momento, l’azienda sarebbe indietro di alcuni mesi con i pagamenti degli stipendi.
“E’ evidente – ha affermato il presidente Della Penna – che i lavoratori, attualmente impegnati in un presidio permanente, meritano una maggiore considerazione dall’azienda. A cominciare dal pagamento delle spettanze passando per un tavolo di confronto che realmente tenga conto della loro situazione personale, anagrafica e lavorativa e che valuti, seriamente, la revisione di questo piano di ristrutturazione aziendale scongiurando la chiusura del sito di Cisterna. Qualora non ci fossero altre possibilità sembra quanto meno necessario che nelle sedi opportune vengano valutate altre soluzioni con l’utilizzo di ammortizzatori sociali che consentano a queste persone di superare questo grave momento. Per questi motivi credo sia opportuno che la Provincia e il Comune di Cisterna stiano al loro fianco. Contestualmente invierò una lettera, oltre che al Prefetto di Latina, anche all’assessorato al lavoro alla Regione Lazio tramite il quale spero sarà possibile prendere parte ad un ulteriore incontro magari anche con i rappresentanti del Ministero e con la proprietà”.?