Le misure hanno riguardato l’analisi documentale di più procedure ad evidenza pubblica, attuate dal Comune di Ventotene nel periodo tra il 2011 ed il 2016, nei confronti di diversi soggetti. Le operazioni di polizia giudiziaria hanno portato alla luce un’organizzazione di politici e imprenditori con un sistema illecito che prevedeva l’affidamento, ad aziende “preselezionate”, di opere e servizi mediante gare, promosse con il metodo della procedura negoziata, indette solo da un punto di vista documentale, in quanto le imprese risultavano fittiziamente invitate al fine di garantire la scelta precedentemente operata a favore di un determinato imprenditore. Le procedure oggetto di indagine hanno riguardato un insieme di gare indette nell’area del porto nuovo di Ventotene che hanno visto la realizzazione di opere nonché l’affidamento di servizi legati al turismo, risorsa economica significativa dell’isola. Nell’ambito dello stesso contesto associativo delittuoso, è emerso anche il fenomeno del c.d. “voto di scambio”, al fine di agevolare nelle competizioni elettorali gli allora esponenti politici compiacenti. Questi ultimi, quale contropartita, avrebbero dovuto garantire l’aggiudicazione, agli imprenditori loro associati, di gare pubbliche relative a servizi di fornitura connessi al turismo sull’isola. Gli indagati coinvolti nell’indagine sono in totale 13, ritenuti tutti responsabili delle ipotesi di reato turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici; truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e abuso di ufficio. Inoltre per 5 di loro è stata disposta la misura detentiva degli arresti domiciliari.
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