“Con l’occasione – ha dichiarato il Presidente del Museo dello Sbarco di Anzio, Patrizio Colantuono – sarà presentato il nuovo romanzo storico di Vincenzo Di Michele “Cefalonia, Io e la mia storia”. Si tornerà indietro nel tempo, in quel maledetto settembre del 1943 e si ripercorreranno alcune fasi salienti: da quella pacifica, con la canzone “Mamma”, che i greci avevano scambiato per l’inno italiano, alle divise e agli armamenti dell’epoca, che saranno messi in esposizione, fino al racconto cruento della strage dove i tedeschi falciarono a colpi di fucile i soldati italiani che si erano arresi”.
“È una storia vissuta in prima persona – ha poi aggiunto Vincenzo Di Michele, autore del libro – a cominciare dal processo di Alfred Stork, il caporale nazista condannato all’ergastolo per i crimini di Cefalonia, fino all’arringa dell’avv. Marco Zaccaria. Partendo da fatti realmente accaduti, e con nuove testimonianze, tra cui quelle di reduci e familiari, ho ripercorso gli avvenimenti di quei giorni e ho espresso la mia versione su quello che per anni non è mai stato detto intorno all’eccidio di Cefalonia. Deve venire alla luce una scomoda verità che nei fatti consentì a quei pochi sovversivi di prevalere sulla massa dei deboli”. In una giornata ricca di appuntamenti con storici e cultori in materia i visitatori potranno anche ammirare i reperti esposti al Museo di Anzio tra Bandiere, raccolte di stampe d’epoca e motoveicoli.
Molti provengono direttamente dai fondali del mare di Anzio, dove, a varie profondità, aerei, navi da guerra e da carico, mezzi da sbarco giacciono spesso con l’equipaggio, come gli incrociatori britannici “Janus” e “Spartan” e la nave ospedale “St. David”.