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Primo colpo del Real Arcobaleno: arriva il bomber Edoardo Palozzi

Prende forma il nuovo Real Arcobaleno e, dopo la nomina di Andrea Conti come tecnico per la prossima stagione, la società del presidente Fagnani e del direttore sportivo Simonetti piazza il primo colpo di mercato. Dall’Ariccia arriva il pivot classe ’87 Edoardo Palozzi, volto noto del calcio a 5 regionale, che si è messo in mostra a suon di gol. Nell’ultima stagione sono stati ben 42 e proprio dai suoi gol il team veliterno cerca la spinta necessaria per conquistare il salto in C2.
Soddisfatto della sua nuova squadra lo stesso pivot ex Rocca di Papa, Montagnano, Ariccia, Don Bosco Genzano e Pavona: “Ci sono due motivi che mi hanno spinto ad accettare il Real Arcobaleno. In primis la presenza di mister Conti, persona eccezionale che conosco molto bene. Ho giocato con lui nel Montagnano, ma essendo cresciuto nelle giovanili della Cogianco, ho avuto modo di creare con lui un ottimo rapporto anche al di fuori del campo. A questo bisogna aggiungere la grandezza e l’importanza di questa società, da anni ai vertici del campionato e che cerca di compiere ora il salto definitivo. Conosco molti dei giocatori che compongono la rosa e le loro potenzialità. Ho sposato il loro progetto ambizioso e spero di poter rispettare le aspettative riposte in me”. Palozzi è sicuro anche su quella che dovrà essere la stagione della sua nuova squadra: “Sono molti anni che gioco ed ho avuto la possibilità di vincere diversi campionati. Conosco quindi le dinamiche delle società vincenti e le ho ritrovate qui. Il Real Arcobaleno vuole arrivare in C2 senza scorciatoie, ma vincendo sul campo, anche perché la vittoria di un campionato dà morale anche per la stagione seguente. Abbiamo tutte le carte in regola per farcela, ma naturalmente bisognerà confermarlo sul campo in ogni partita”. Lo scorso anno Palozzi è andato a segno 42 volte, ma anche nelle stagioni precedenti il pivot non ha mai fatto mancare il suo apporto sotto porta: “Sono un giocatore che dipende molto dal gol. E’ una predisposizione che avevo da giovane e che mi sono portato dietro nel tempo. L’importante, però, è di giocare per raggiungere l’obiettivo comune, senza la smania per il gol. Se la squadra gioca bene, il pivot alla fine trova le reti, l’aspetto fondamentale è che siano funzionali ai risultati della squadra e della società”.

25 giugno 2017

Redazione
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