sabato, Novembre 23, 2024

Pomezia, il sindaco Fucci risponde all’articolo di Repubblica: “mai proceduto a sanare abusi”

Sono arrivati a mezzo stampa i chiarimenti e la risposta del sindaco i Pomezia Fabio Fucci in merito al contenuto dell’articolo di Repubblica titolato “Pomezia come Bagheria, un’altra sanatoria grillina. Niente ruspe e sanzioni per le palazzine fuori norma”. “Voglio precisare prima di tutto – afferma il Sindaco Fabio Fucci – che questa amministrazione comunale non hai mai proceduto a sanare abusi e/o a convalidare atti illegittimi delle precedenti amministrazioni e che in questo specifico caso hanno consentito di costruire edifici difformi nell’altezza rispetto a quanto indicato nei permessi all’epoca rilasciati. Voglio ricordare a tutti – continua il Primo Cittadino – che si è tenuto un processo penale presso il Tribunale di Velletri e nella sentenza, per via della prescrizione, non sono state emesse condanne nei confronti dei numerosiimputati. E’ stato però ordinato che gli atti fossero trasmessi al Comune di Pomezia per le iniziative di sua competenza. La nostra Amministrazione con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 62 del 20.09.2015, ha ritenuto la modifica degli indici edilizi l’unica soluzione praticabile per risolvere la questione, valutando impraticabile la demolizione di due piani di un immobile completamente costruito ed abitato. Quali sarebbero stati gli impatti sulla sicurezza dello stabile? Non è vero quindi che “il Tribunale invitò il Comune di Pomezia a procedere comunque per eliminare gli abusi”, come indicato nell’articolo. Nelle conclusioni della sentenza c’è scritto testualmente che si “dispone la trasmissione di copia degli atti al Sindaco del Comune di Pomezia per le determinazioni di sua competenza in ordine agli abusi”. E’ evidente che nell’articolo si voglia dare un messaggio non solo distorto, ma palesemente denigratorio dell’amministrazione comunale. Non è vero inoltre che il Commissario ad Acta nominato da Zingaretti, presidente della Regione Lazio, durante gli accertamenti nei locali sottotetto degli edifici di Via Almirante e Via Romualdi, abbia “deciso di lasciare tutto così com’è… visto il tempo trascorso” ed anzi, lo stesso, ha redatto sei dettagliate relazioni tecniche, dove sostanzialmente spiega perché non ha ritenuto di assumere alcun provvedimento repressivo (e la legge glielo avrebbe consentito se avesse accertato illegittimità). Il personale tecnico della Regione ha quindi confermato la bontà dei provvedimenti adottati dalla nostra amministrazione. Non è chiaro quindi che tipo di “sponda” possa essere stata trovata nel Presidente della Regione Lazio Zingaretti, le cui scelte sono sempre state fermamente criticate da questa amministrazione laddove quest’ultimo si è voluto occupare del territorio pometino. Dov’era la solerte e attenta Regione Lazio quando in questo territorio venivano realizzati i due piani abusivi? Se il giornalista del quotidiano la Repubblica avesse veramente e correttamente approfondito la vicenda – conclude il Sindaco – , avrebbe scoperto che i soli tre “acquirenti degli appartamenti”, con il medesimo legale, hanno proposto ricorso al Tar Lazio contro la nostra delibera n. 62 del 29.09.2015 e il provvedimento emesso da addirittura torto loro, evidenziando sostanzialmente “che ci sono fondati dubbi circa la sussistenza dell’interesse dei ricorrenti a ottenere l’annullamento dell’impugnata delibera”. Ciò significa che non è chiaro il motivo per il quale i tre acquirenti abbiano fatto il ricorso. I dubbi del Tar Lazio sono anche quelli del Comune di Pomezia e comunque, attendiamo serenamente come si pronuncerà la Procura di Roma che sembrerebbe essere stata coinvolta nella problematica. Naturalmente si richiederà rettifica al quotidiano dei contenuti a dir poco infondati.”

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli