Il ministro Franceschini è intervenuto all’Assemblea pubblica della Fipe a Roma Il ministro della Cultura e del turismo, Dario Franceschini è intervenuto all’Assemblea pubblica della Fipe a Roma. “Nel mondo della globalizzazione – ha detto – ogni Paese deve investire su quello che ha. Noi abbiamo un patrimonio materiale e immateriale immenso: in qualche modo gestire il ministero della cultura e del turismo in Italia è come guidare il ministero dell’Economia”. Franceschini ha osservato che il nuovo modello di turismo oggi è quello di “governare i numeri della crescita del settore”. “Il nostro piano strategico del turismo – ha aggiunto il ministro – prevede due punti essenziali: l’Italia come museo diffuso e la moltiplicazione degli attrattori turistici. Il commercio in questo senso, inteso come offerta gastronomica e di acquisto, è un pezzo fondamentale del nostro turismo”. Poi Franceschini ha parlato delle liberalizzazioni nel settore che “hanno avuto conseguenze negative per l’identità dei nostri centri storici. Ora è in arrivo una norma che prevede che i sindaci possano identificare particolari aree di interesse culturale dove non sia possibile aprire determinate attività”. “Comunque – ha osservato Franceschini – le città sono belle se sono vive e in tavolini in strada, in presenza di una regolamentazione, sono un elemento di vitalità”. “Il valore sociale dell’esercizio commerciale – ha concluso il ministro – deve essere riconosciuto anche a livello di sgravi fiscali”