Lazio – Istituiti, nel territorio regionale, quattro nuovi Monumenti naturali, vale a dire aree cui sarà destinata particolare attenzione attraverso la tutela e la salvaguardia in quanto caratterizzate da elementi di interesse naturalistico e storico-archeologico che hanno contribuito in maniera significativa a definire i caratteri paesaggistici e ambientali dei luoghi. La Frasca, i Valloni della via Francigena, Aquinum e Purgi sono gli ultimi quattro monumenti che si vanno ad aggiungere ai 29 già presenti, facendo arrivare a 83 le Aree Naturali Protette della Regione Lazio, per un totale di superficie protetta pari a 230.664 ettari, 13% circa del territorio regionale.
“La Frasca” è il monumento istituito nel territorio dei comuni di Civitavecchia e Tarquinia, nelle province di Roma e di Viterbo. Si estende su 73,77 ettari circa, dove è presente un’area di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico, caratterizzata da un ambiente forestale costiero e dalla presenza di 45 specie di avifauna di particolare interesse. Al suo interno si trova l’antico porto romano di Columna con una villa romana. La gestione dell’area è affidata alla Regione Lazio.
I “Valloni della via Francigena” si trovano invece nel territorio del comune di Capranica, in provincia di Viterbo. Il sito si estende su 104,79 ettari la cui gestione è affidata all’amministrazione comunale. L’area tutelata si sviluppa in due valli ed è caratterizzato da un’elevata diversità di tipologie forestali dovuta alle caratteristiche morfologiche. Sulla sommità del monte Terenzio, nei pressi dell’omonima chiesa rurale del Cinquecento, si sviluppa un bosco di leccio ad alto fusto oltre a sorgenti di acque naturali. L’area è attraversata dall’antico cammino storico-religioso della via Francigena che collega i maggiori luoghi spirituali europei, la cui valorizzazione rappresenta un obiettivo strategico di tutela e promozione per la Regione Lazio.
Il monumento di “Aquinum”, nel territorio del comune di Castrocielo, in provincia di Frosinone, si estende su circa 132 ettari e ospita la “Sorgente Capo d’acqua di Aquino” con valori di geodiversità di particolare rilevanza e notevoli testimonianze archeologiche dell’antica città di Aquinum. Sono presenti, inoltre, elementi di interesse floristico e paesaggistico. La gestione è affidata al comune di Castrocielo.
“Pyrgi” nel comune di Santa Marinella, all’interno della Città Metropolitana di Roma Capitale consiste in un’area di circa 67,65 ettari, dove è presente un’area di rilevante interesse naturalistico, storico-archeologico con un tratto costiero e un habitat di vegetazione molto raro nel Lazio. Nel territorio di Pyrgi è presente una zona di rilevante valore archeologico e paesaggistico, per la presenza di due santuari etruschi e per il ritrovamento di documenti di eccezionale importanza per l’interpretazione della lingua etrusca, attualmente oggetto di attività di scavo per lo studio dell’area costiera e dell’antico porto di Pyrgi. Nelle vicinanze si trova il Castello di Santa Severa, di proprietà regionale, che negli ultimi anni è stato oggetto di importanti interventi di restauro e di valorizzazione. La gestione è affidata alla Regione Lazio che si avvale del personale della Riserva Naturale regionale di Macchiatonda.