domenica, Dicembre 22, 2024

Progetto Pegaso: l’amministrazione chiarisce il funzionamento dell’iniziativa per il ripopolamento ittico a Torvaianica

Negli scorsi giorni, sui social network, sono state sollevate molte perplessità in merito all’utilità e al funzionamento del Progetto Pegaso – barriere artificiali e zone di ripopolamento ittico nel tratto di costa nel centro di Torvaianica davanti l’approdo dei pescatori – finanziato dal Comune di Pomezia. L’Amministrazione ha voluto precisare alcune cose e chiarire la situazione tramite una nota stampa che pubblichiamo di seguito:
“Il progetto è stato presentato ai pescatori di Torvaianica a maggio scorso – spiega l’Assessore Riccardo Borghesi – con una risposta più che positiva. Il Progetto ha l’obiettivo di implementare la biodiversità marina e impedire la pesca a strascico in un’area di circa 1 kmq antistante il centro di Torvaianica ad una distanza di circa di 4,5 Km dalla spiaggia. Il Progetto Pegaso rispetta il rigore scientifico e i pareri degli scienziati, non solo italiani, che da anni si occupano di questo argomento. IL materiale impiegato per la realizzazione delle strutture è il cemento pozzolanico e soddisfa i requisiti dettati dalla normativa in materia della Regione Lazio. Tale materiale è impiegato in tutte le opere marittime del Mediterraneo e non solo. L’area protetta potrà essere fruibile dai pescatori e dai subacquei: per questi ultimi si è prevista la posa in opera di un sistema fisso di supporto alle immersioni guidate, segnalato da apposita boa luminosa. Ma è necessario puntualizzare che l’obiettivo del progetto non è ‘supportare’ le attività di pesca e di escursionismo subacqueo ma di tutelare la biodiversità marina. Sul valore economico del progetto, tacciato come spreco di fondi comunali, ci tengo a chiarire che è stata fatta un’analisi approfondita degli interventi similari realizzati nel mondo e che sono state scartate quelle tipologie di intervento che hanno comportato l’utilizzo di strutture assolutamente inefficaci e che, a breve distanza di tempo dalla loro posa in opera in mare, sono letteralmente affondate nei sedimenti oppure sono state asportate dalle reti a strascico. Il Progetto Pegaso ha mostrato di poter ottenere dei miglioramenti in particolare per la biodiversità marina: le strutture previste infatti possono contrastare efficacemente una pesca abusiva con reti trainate, possono aumentare la presenza di organismi filtratori e facilitare l’insediamento di specie di fondali. Non è facile ottenere risultati significativi con un modesto intervento, ma è facile verificare che questo tipo di intervento vada nella giusta direzione”. “Voglio rassicurare la cittadinanza e gli amanti del nostro mare – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – L’Amministrazione comunale sta investendo 250mila euro per un progetto che promuove la biodiversità marina proteggendo i fondali e contrastando la pesca illegale. L’utilizzo selvaggio del territorio lungo la fascia costiera, sia a terra che in mare, ha portato alla distruzione della vegetazione marina. Con l’installazione delle barriere ecosostenibili previste dal progetto vogliamo tutelare il nostro mare, risorsa preziosa della Città di Pomezia. L’Amministrazione è sempre aperta ai contributi dei professionisti, delle associazioni e della cittadinanza, ma non può permettere che si crei allarmismo su un progetto ideato e realizzato da tecnici esperti che non danneggia in alcun modo il nostro territorio, bensì lo valorizza”.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli