I cittadini del Lazio sono tra i più “generosi” d’Italia con il fisco. A stabilirlo è la Cgia di Mestre, la confederazione generale italiana degli artigiani. In una classifica stilata dal centro studi della confederazione e basati su dati riferiti al 2015 la regione Lazio di piazza infatti al quarto posto e vede un versamento medio pro capite, nei confronti dell’erario, circa di 10.400 euro. A superare il Lazio nella classifica solo la Lombardia, con quasi 12mila euro annui, il Trentino Alto-Adige al secondo posto con 11 mila euro, e l’Emilia-Romagna al terzo, con 10.800 euro circa. Le Regioni dove il fisco è meno "invasivo" sono invece quelle meridionali: Campania, Sicilia e Calabria. “Non bisogna però farsi ingannare dai numeri – ha specificato la Cgia – l’esito di questa analisi dimostra come ci sia una correlazione tra le entrate fiscali versate, il reddito dichiarato e, in linea di massima, anche la qualità/quantità dei servizi erogati in un determinato territorio. Essendo basato sul criterio della progressività, il nostro sistema tributario grava maggiormente sulle regioni dove la concentrazione della ricchezza è più elevata e il numero di grandi aziende è maggiore, anche se i cittadini e le imprese di queste aree dispongono, nella stragrande maggioranza dei casi, di servizi pubblici migliori rispetto a quelli presenti in altre parti del Paese”. “Da notare anche come esista un forte divario relativo al prelievo fiscale tra i vari livelli di governo: nel caso del Lazio, ad esempio, dei 10.452 euro registrati, ben 8.788 sono andati allo Stato centrale, alla Regione 1.057 euro e i rimanenti 606 agli Enti locali. A livello europeo – conclude la Cgia – gli italiani restano tra i cittadini più "tartassati" dal fisco: al settimo posto nel 2016 con una pressione fiscale del 42,9% (2,8 punti in più della media europea”.
Il Lazio tra le cinque regioni che versano di più al Fisco: la CGIA di Mestre inserisce i cittadini nella top five dei più “generosi”
